Staffetta dell'Umanità per la Pace. Un percorso di 4000 km circa, suddiviso in transetti da 25 km. Ogni transetto avrà un coordinatore, e servirà trovare un certo numero di camminatori. Michele Santoro ha lanciato l’idea della Staffetta dell’Umanità: una camminata che unirà tutte le regioni italiane, in contemporanea. I camminatori sono gente pacifica, gente di pace. Sappiamo bene che la Russia ha invaso in modo assurdo l’Ucraina, ma sappiamo anche che ogni morto è un gesto contro natura. È ora di dire forte: basta guerre. Nella storia i grandi cambiamenti si sono spesso ottenuti con camminate di protesta.
7 mag 2023 - Il 7 maggio la “staffetta dell’umanità” attraverserà l’Italia, da Aosta a Lampedusa, segnata dai colori dell’arcobaleno, “per camminare insieme, unire l’Italia contro la guerra in Ucraina, per riaccendere la speranza”. È questo
l’appello lanciato da Michele Santoro, raccogliendo decine di firme, da Alessandro Barbero a padre Alex Zanotelli, da Ginevra Bompiani ad Ascanio Celestini, da Fiorella Mannoia a Moni Ovadia, da Vauro Senesi a Elio Germano, Massimo Cacciari, e condiviso, poi, con alcuni sindacati e leader politici. Una staffetta che si svolgerà un po’ con le stesse dinamiche che si vedono in “un campo da baseball”, dove, contemporaneamente, chi aderirà si scambierà una fiaccola tra una base e l’altra.
“Ci saranno anche alcune diramazioni, per far sì che si tocchino tutte le regioni italiane”, ha spiegato Santoro. “Se noi ci riusciamo, vuol dire che l’opinione pubblica è pronta per fare un salto e diventare una forza”, ha precisato l’ex conduttore. “Vogliamo che siano presidiati i 4000 km con una bandiera arcobaleno”, ha quindi ribadito l’ex parlamentare Romaniello. La professoressa Di Cesare, ha invece messo in chiaro che l’iniziativa ha una valenza politica, contro scelte e posizioni sbagliate, prese dall’Italia e dall’Europa. E chiedendo così che l’Italia diventi perno nella mediazione e nell’opera diplomatica, contro l’invio di armi. Gli organizzatori hanno ribadito che dopo più di un anno di guerra in Ucraina “mettere fine al massacro, e dare inizio a una trattativa, restano parole proibite”.
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