Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

"Umanità Nova - Cronaca di una mancata rivoluzione”, il debutto nazionale al Festival dei Teatri di Castrovillari

Debutto nazionale dello spettacolo “Umanità Nova - Cronaca di una mancata rivoluzione” della compagnia Carullo - Minasi al Festival Primavera dei Teatri di Castrovillari (Cosenza). Mercoledì 31 maggio ore 20.30 Capannone autostazione. Lo spettacolo inizierà anche il tour nazionale. Le date confermate sono: 25 giugno a Stromboli (Festa di Teatro Ecologico); 2 settembre a Parma (Insolito Festival); 21 e 22 ottobre a Messina (Teatro dei Naviganti); 4 e 5 novembre a Napoli (Teatro Nest).

Messina, 29 maggio - Debutto nazionale per la compagnia messinese Carullo - Minasi con lo spettacolo “Umanità Nova - Cronaca di una mancata rivoluzione”, che andrà in scena mercoledì 31 maggio alle ore 20.30 al Capannone Autostazione di Castrovillari (Cosenza), nell’ambito della XXIII edizione di Primavera dei Teatri, festival organizzato da Scena Verticale, compagnia di Saverio La Ruina, Dario De Luca e Settimio Pisano. Lo spettacolo (Produzione Carullo-Minasi e Sciara Progetti Teatro), che vede protagonista sulla scena Giuseppe Carullo, ha la regia di Cristiana Minasi e la drammaturgia di Fabio Pisano, è stato finalista al Premio Dante Cappelletti 2023.

A conclusione di un percorso di ricerca, che in questi mesi ha dato luogo a tre studi sullo spettacolo, Umanità Nova - Cronaca di una mancata rivoluzione, dopo il debutto di Castrovillari, inizierà il tour nazionale.
Queste le date attualmente confermate: 25 giugno a Stromboli per la Festa di Teatro Ecologico; 2 settembre a Parma per Insolito Festival; 21 e 22 ottobre al Teatro dei Naviganti di Messina; 4 e 5 novembre 23 al Teatro Nest di Napoli.

Presentazione spettacolo:

I Moti di Reggio, i cinque anarchici morti sulla strada, sono la disturbante scheggia di un’Italia impazzita, l’eco di un “mito” andato a finire male. Una generazione, quella dei ventenni del ’68, che ha lottato e che ha perso, anzi peggio è stata strumentalizzata dal potere.
Ha ragione lo scrittore Luis Sepulveda: “Narrare è resistere”.
Resistere alla tentazione di dimenticarli, di dimenticare.

Lo spettacolo intende farsi portatore dell’importanza della Storia, della sua conoscenza e della sua corretta trasmissione per evitare che i fatti si ripetano senza che li si conosca.
Non a caso il titolo dello spettacolo richiama il nome del celebre settimanale anarchico.
La scrittura del testo attraversa diversi protagonisti della vicenda, su tutti, Angelo Casile, uno dei cinque anarchici, ma non solo lui. Ci sono tante voci con linguaggi diversi ma col comune senso di raccontare dal proprio punto di vista la vicenda, una vicenda che pur rappresentando la Storia con la s maiuscola, ha finito per diventare una storia con la s minuscola, una storia che si è cercato in tutti i modi di dimenticare ma soprattutto di far dimenticare. Compito della drammaturgia è stato proprio quello di ripristinare i fatti, di assemblarli seguendo l'ordine degli eventi, eventi che vanno da Reggio a Milano, perché quel periodo storico, quell'occasione mancata in fondo non conosceva nord e sud, non conosceva settentrione e meridione. Ma riconosceva soltanto un sentimento comune: quello della rivalsa e della vendetta.

«Il potere corrompe sia coloro che ne sono investiti sia coloro i quali devono soggiacervi, sotto la sua nefasta influenza gli uni si trasformano in despoti ambiziosi e avidi, in sfruttatori della società in favore della propria persona o casta, gli altri in schiavi». Bakunin

Umanità Nova -cronaca di una mancata rivoluzione-
Con Giuseppe Carullo
Regia Cristiana Minasi
Drammaturgia Fabio Pisano
Costumi Letteria Pispisa
Elementi di scena Cinzia Muscolino
Grafica Manuela Caruso
Disegno Luci Renzo Di Chio
Consulenza musicale Alessandro Calzavara
Produzione Carullo-Minasi e Sciara Progetti Teatro
Collaborazione Fabio Cuzzola, Giovanna La Maestra, Massimo Ortalli, Roberto Zorn Bonaventura

Spettacolo finalista Premio Dante Cappelletti 2023

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