Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

Separazioni e divorzi in aumento (del 22,5% e del 24,8%) dopo la pandemia da COVID-19

Gli indicatori demografici misurano l’evoluzione e la struttura della popolazione. Le trasformazioni demografiche avvenute in Italia negli ultimi anni hanno messo in evidenza fenomeni rilevanti: la diminuzione della fecondità, l’innalzamento della vita media e il tendenziale invecchiamento della popolazione.

26/06/2023 - Nel 2021, prosegue l’impatto della pandemia da COVID-19 sulla dinamica demografica. La fecondità, in calo da diversi anni, nel 2021 aumenta lievemente (1,25 figli per donna), mentre l’età media al parto sale a 32,4 anni ed è fra le più alte in Europa. La speranza di vita alla nascita, nel 2022, è di 80,5 anni per gli uomini e di 84,8 per le donne. Dopo il netto calo delle nozze nel 2020, a causa della pandemia, nel 2021 si assiste a una forte ripresa del fenomeno. Nel 2021, i matrimoni celebrati sono 180.416, l’86,3% in più, rispetto all’anno precedente. Nel 2021, separazioni e divorzi hanno registrato un aumento rispettivamente del 22,5% e del 24,8%, rispetto all’anno della pandemia da COVID-19, in cui avevano invece mostrato una diminuzione. Nel 2022, continua ad aumentare l’indice di vecchiaia, raggiungendo quota 187,6 anziani ogni cento giovani. L’Italia è uno dei Paesi più “vecchi” dell’Ue.
Al 1° gennaio 2022, l’indice di dipendenza registra un leggero incremento raggiungendo quota 57,5, con differenze regionali significative tra Nord e Sud. A livello europeo, l’indicatore supera la media Ue.

I MATRIMONI

I matrimoni celebrati nel 2021 sono 180.416, in netta ripresa rispetto all’anno precedente in cui, a causa della pandemia da COVID-19, molte coppie erano state costrette a rinviare le proprie nozze. Nonostante l’86,3% in più di nozze celebrate nel 2021, l’incremento non è sufficiente a recuperare la perdita registrata nel 2020; rispetto al 2019, infatti, la variazione è ancora negativa (-2,0%). Il quoziente di nuzialità, che nel 2020 era pari a 1,6 matrimoni per mille abitanti, torna allo stesso valore registrato nel 2019 (3,1).

LE SEPARAZIONI

Nel 2021, le separazioni sono state complessivamente 97.913 (+22,5% rispetto al 2020). Nello stesso anno, i divorzi sono stati 83.192, il 24,8% in più rispetto al 2019 e il 16,0% in meno nel confronto con il 2016, anno di massimo relativo (99.071 divorzi) legato all'entrata in vigore (a maggio 2015) della legge sul "divorzio breve".

L'INDICE DI VECCHIAIA

Rispetto a gennaio 2021, l'indice di vecchiaia continua a crescere con un aumento di 5,0 punti percentuali, raggiungendo al 1° gennaio 2022 quota 187,9 anziani ogni cento giovani, confermando la crescita costante dell’indice, ormai in atto da un ventennio. 
Dopo il leggero decremento dell'indice di dipendenza al Nord Italia, tra il 2020 e il 2021, al 1° gennaio 2022, l’incremento si registra in tutte le aree d’Italia con una stabilità al Sud. L’incremento maggiore, negli ultimi due anni, si misura nel Nord-Est (+0,3), confermando, in quell’area, la maggiore presenza di uno squilibrio fra le generazioni.

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