Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

Reddito di cittadinanza: Stromboli e Vulcano, denunciati 6 percettori per truffa aggravata

CONTROLLI DEI CARABINIERI SUI BENEFICIARI DEL REDDITO DI CITTADINANZA. 6 I DENUNCIATI CON UN DANNO ALL’ERARIO DI OLTRE 80.000 EURO. TRA GLI INDAGATI ANCHE PROPRIETARI DI IMMOBILI E CONVIVENTI CON ALTRE FONTI DI REDDITO.

15/07/2023 - Proseguono le verifiche dei Carabinieri sui soggetti beneficiari della percezione del reddito di cittadinanza. Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Messina hanno effettuato uno screening sui percettori del reddito residenti nell’arcipelago eoliano. All’esito degli accertamenti, i militari delle Stazioni dell’Arma di Stromboli e Vulcano hanno denunciato 6 persone per truffa aggravata, per aver percepito, senza averne diritto, il sussidio statale del reddito di cittadinanza.

Dalle indagini è emerso che due percettori risultavano conviventi con le rispettive madri

destinatarie di altre fonti di reddito; uno in particolare era anche proprietario di diversi immobili.

Gli altri quattro percettori, invece, tra cui una donna straniera, avevano falsamente attestato di

essere residenti in altri comuni, omettendo di dichiarare la loro convivenza con persone destinatari

di altre fonti di reddito.


All’esito delle verifiche, i Carabinieri hanno accertato che l’I.N.P.S., Ente che eroga il beneficio, ha

corrisposto in favore degli indagati oltre 80.000 euro. Pertanto, sono state attivate le procedure per il

recupero delle somme illecitamente percepite e per l’immediata sospensione del sussidio.

L’attività costituisce parte dell’azione di contrasto dei Carabinieri del Comando Provinciale di

Messina nei confronti dell’indebita percezione del reddito di cittadinanza, nell’ambito della quale,

nel giugno scorso, i militari della Compagnia di Taormina e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di

Messina, hanno deferito 39 persone, risultati illecitamente percettori del sussidio statale.

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