Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

Depurazione acque reflue: “La Sicilia in vergognoso ritardo, paga sanzioni milionarie all’Europa"

Depurazione. Sunseri (M5S): Schifani rischia di far peggio di Musumeci, cantieri e fondi europei fermi e sanzioni milionarie


Palermo, 25 agosto 2023 - “La Sicilia è in vergognoso ritardo per quanto attiene alla depurazione delle acque reflue e paga sanzioni milionarie all’Europa a causa di mancati progetti o cantieri lumaca che si trascinano da anni. Un blocco ci danneggia due volte: Non solo non siamo in grado di spendere le risorse commissariali ma così facendo rischiamo di perdere le risorse europee che pure ci potrebbero aiutare a risolvere il problema della depurazione. Non ci aspettavamo certamente nessuna inversione di rotta del governo Schifani per quanto attiene alla programmazione con i fondi europei considerando la continuità politica con quello di Musumeci, ma fare addirittura peggio, non era un’operazione semplice”.

A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Unione Europea all’ARS Luigi Sunseri a proposito dei ritardi nella programmazione del PNRR ma anche della mancata realizzazione di opere fondamentali per la Sicilia, come gli impianti di tipo fognario depurativo finanziate attraverso fondi europei PO/FESR 2014/2020.

“Il Programma Operativo FESR SICILIA 14-20 - spiega Sunseri - dovrebbe contribuire alla risoluzione delle infrazioni comunitarie in campo fognario-depurativo, tramite il finanziamento di alcuni dei principali interventi in Sicilia. Invece paghiamo sanzioni per oltre 2 milioni di euro al mese per la mancata depurazione delle acque reflue, con buona pace per le tasche dei cittadini e per l’ambiente. Se non vuole incappare in ulteriori sanzioni, la Regione deve spendere almeno 50 milioni di euro da qui a fine anno. Poi ci sono i progetti da mettere a cavallo tra le due programmazioni 14/20 e 21/27. Un traguardo a questo punto improbabile se non si considera cosa non si è fatto prima. L’ulteriore beffa potrebbe essere inoltre quella della restituzione delle somme a Bruxelles” - conclude il deputato ARS.

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