Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

Depurazione acque reflue: “La Sicilia in vergognoso ritardo, paga sanzioni milionarie all’Europa"

Depurazione. Sunseri (M5S): Schifani rischia di far peggio di Musumeci, cantieri e fondi europei fermi e sanzioni milionarie


Palermo, 25 agosto 2023 - “La Sicilia è in vergognoso ritardo per quanto attiene alla depurazione delle acque reflue e paga sanzioni milionarie all’Europa a causa di mancati progetti o cantieri lumaca che si trascinano da anni. Un blocco ci danneggia due volte: Non solo non siamo in grado di spendere le risorse commissariali ma così facendo rischiamo di perdere le risorse europee che pure ci potrebbero aiutare a risolvere il problema della depurazione. Non ci aspettavamo certamente nessuna inversione di rotta del governo Schifani per quanto attiene alla programmazione con i fondi europei considerando la continuità politica con quello di Musumeci, ma fare addirittura peggio, non era un’operazione semplice”.

A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Unione Europea all’ARS Luigi Sunseri a proposito dei ritardi nella programmazione del PNRR ma anche della mancata realizzazione di opere fondamentali per la Sicilia, come gli impianti di tipo fognario depurativo finanziate attraverso fondi europei PO/FESR 2014/2020.

“Il Programma Operativo FESR SICILIA 14-20 - spiega Sunseri - dovrebbe contribuire alla risoluzione delle infrazioni comunitarie in campo fognario-depurativo, tramite il finanziamento di alcuni dei principali interventi in Sicilia. Invece paghiamo sanzioni per oltre 2 milioni di euro al mese per la mancata depurazione delle acque reflue, con buona pace per le tasche dei cittadini e per l’ambiente. Se non vuole incappare in ulteriori sanzioni, la Regione deve spendere almeno 50 milioni di euro da qui a fine anno. Poi ci sono i progetti da mettere a cavallo tra le due programmazioni 14/20 e 21/27. Un traguardo a questo punto improbabile se non si considera cosa non si è fatto prima. L’ulteriore beffa potrebbe essere inoltre quella della restituzione delle somme a Bruxelles” - conclude il deputato ARS.

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