Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

Malagiustizia a Messina, Santo Bonasera: Ha dovuto vendere la casa, una vita distrutta

(Mala)Giustizia: Siracusano, vicenda Santo Bonasera inconcepibile, serve coraggiosa riforma del sistema giudiziario. 
Ha dovuto vendere la propria casa. Ha intaccato i risparmi di una vita per pagare gli avvocati e le spese giudiziarie. Il risultato? Una vita distrutta, e uno stigma difficile da cancellare in una città di provincia. Bonasera adesso chiederà i danni alla Corte europea dei diritti dell’uomo. 


Messina, 27 sett 2023 - “Da Messina arriva alla ribalta mediatica nazionale un’ordinaria storia di malagiustizia. La vittima si chiama Santo Bonasera, un dipendente della Città metropolitana di Messina accusato nel lontano 2012 di assenteismo - i tanto famosi furbetti del cartellino che negli anni abbiamo imparato a conoscere dalle cronache un po’ in tutta Italia - e dunque di truffa ai danni dello Stato. 
Ma in questo caso il signor Bonasera ha subito un tragico scambio di persona, che lo ha costretto ad un incubo giudiziario lungo sette anni e mezzo.
Solo dopo così tanto tempo, infatti, e c’è chi ancora sottovaluta gli assurdi tempi della giustizia italiana, è stato assolto e scagionato dalle infamanti accuse che gli erano piovute addosso.

Nel frattempo Santo Bonasera ha dovuto vendere la propria casa ed ha intaccato i risparmi di una vita per pagare gli avvocati e le spese giudiziarie per potersi difendere in modo adeguato.
Il risultato? Una vita distrutta, e uno stigma difficile da cancellare in una città di provincia.
Al signor Bonasera, che adesso giustamente chiederà i danni alla Corte europea dei diritti dell’uomo, va la nostra sincera solidarietà.
Questa ennesima storia di malagiustizia deve rappresentare per il governo uno stimolo in più per proseguire con una coraggiosa riforma e ristrurrazione del sistema giudiziario italiano.
È inconcepibile che nel 2023 in un Paese civile possano ancora accadere vicende di questo tipo”.

Lo afferma in una nota Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.

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