Agrigento: nella Valle dei Templi tre steli per tre grandi siciliani: Vincenzo Morinello, Calogero Marrone e Beppe Montana. La cerimonia nel “Giardino dei Giusti” il prossimo 15 dicembre. Onorati anche Paolo VI e Giacomo Gorrini28/11/2023 - Il prossimo 15 dicembre l’Accademia di Studi Mediterranei di Agrigento, Istituto di Alta Cultura, onorerà alcune figure distintesi per la loro testimonianza di altruismo e sacrificio per la verità e la giustizia, dedicando loro apposite steli che saranno collocate nel “Giardino dei Giusti” realizzato otto anni fa nella Valle dei Templi in collaborazione con il Parco Archeologico dichiarato patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco. Ne hanno dato notizia la professoressa Assuntina Gallo Afflitto, fondatrice e presidente onoraria dell'Accademia e il presidente legale rappresentante , il vescovo Enrico dal Covolo, già rettore della Pontificia Università Lateranense.
Quest’anno, tra i “Giusti” che, con il loro esempio, andranno ad arricchire l’area del “Giardino”, ci saranno , oltre a Giovanni Battista Montini, il futuro Papa Paolo VI che soccorse tanti perseguitati nella seconda guerra mondiale, ed allo storico e diplomatico Giacomo Gorrini testimone dei massacri armeni che non esitò a denunciare al mondo, tre importanti figure di siciliani : Calogero Marrone, Vincenzo Morinello, Beppe Montana.
Calogero Marrone, classe 1889, nativo di Favara, oppositore del fascismo dalla prima ora e incarcerato per aver rifiutato di iscriversi al partito del Duce, nel 1931 si trasferì con la moglie e i quattro figli a Varese, avendo vinto un concorso come applicato comunale. Per i suoi meriti divenne presto Capo dell'Ufficio Anagrafe, e in questo ruolo, durante l'occupazione nazifascista, rilasciò documenti falsi a centinaia di ebrei e anti-fascisti che così si salvarono. Nel ‘44, tuttavia, a causa di una delazione fu arrestato. Detenuto nel carcere di Miogni fu deportato nel campo di concentramento di Dachau dove morì di tifo il 15 febbraio ‘45.
Vincenzo Morinello, sacerdote del quale è in corso il processo per la causa di beatificazione, è stato il fondatore praticamente un secolo fa – nel 1924 - della Congregazione delle Suore di san Vincenzo. E' stato definito il “Padre dei Poveri” per l’impegno profuso nei primi decenni del ‘900 nella città di Licata. a favore di malati e bisognosi, piccoli o anziani. Fu un sacerdote (parole dell'attuale arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano) che “ebbe una visione del futuro, incentrata sull’azione, sull’agire”, seguito da un gruppo di donne coraggiose come lui capaci di una radicale scelta evangelica che ne hanno raccolto il messaggio.
Beppe Montana, agrigentino, nato nel 1951, fu assassinato dai killer di Cosa Nostra nel 1985 sul molo di Porticello, a pochi chilometri dal capoluogo siciliano. Grandissimo investigatore era stato alla guida della "Sezione Catturandi" della Squadra Mobile di Palermo e in quel ruolo aveva contribuito all'arresto di numerosi latitanti, esponenti di spicco della mafia, lavorando anche insieme al collega Cassarà ucciso pochi giorni dopo di lui.
Prima della cerimonia durante la quale saranno collocate le steli nel Parco (prevista alle 11,45) , si svolgerà una "tavola rotonda" introdotta dal vescovo Dal Covolo nella Sala delle Conferenze di Casa Sanfilippo, ad Agrigento. L’incontro (a partire dalle 9,15) sarà aperto dai saluti del sindaco di Agrigento Franco Micciché, dell’arcivescovo metropolita Alessandro Damiano, del prefetto Filippo Romano. Sarà l’occasione per presentare tutte le figure dei nuovi "Giusti" . Un intervento di Madre Maria Agnese Ciarrocco - superiora generale della congregazione delle “Suore dei Poveri”- presenterà la figura del fondatore Morinello.
A parlare di Marrone sarà don Alessandro Andreini, docente di Religious Studies alla Gonzaga University di Firenze. A ricordare il commissario Montana, è stato inviato il questore di Agrigenti Tommaso Palumbo. Commissario della Squadra Mobile di Palermo Tommaso Palumbo. E ci saranno anche il saggista Marco Roncalli a parlare di Giovanni Battista Montini e , Pietro Kuciukian, console onorario della Repubblica d'Armenia in Italia a parlare di Gorrini,
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