E’ Roccafiorita, nel siciliano, il paese più piccolo del Sud Italia. Biagio Orlando, sindaco di Roccafiorita : “Il mio paese ha 180 abitanti. Siamo a pochi chilometri da Taormina. I piccoli borghi conservano, hanno e tutelano la storia dell’Italia”. Archeoclub D’Italia cresce, punta sulla valorizzazione dei borghi e realizza progetti per i giovani. I borghi sono fondamentali per tutelare l’identità del territorio.5 nov 2023 - “Il mio paese, Roccafiorita, sui Peloritani, a pochi chilometri da Taormina, è il paesino più piccolo di tutto il Sud Italia. Abbiamo appena 180 abitanti. In questo borgo però abbiamo creato un sistema di audioguide per la promozione dei nostri monumenti. I piccoli borghi conservano, hanno e tutelano la storia dell’Italia. In questi borghi è possibile trovare, ancora oggi, l’origine dell’Italia perchè conserviamo ricordi e costumi. Conserviamo quelle coltivazioni agricole originarie, ma abbiamo anche la possibilità di vedere l’archeologia . Poco distanti da Roccafiorita c’è un sito di epoca romana ma anche l’inizio dell’Acquedotto greco – romano che serviva Taormina”.
Lo ha affermato Biagio Orlando, sindaco di Roccafiorita, partecipando al briefing di Archeoclub D’Italia alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum.
E Archeoclub D’Italia cresce, punta sui borghi, sulle attività sociali e sui giovani.
“Nel 2019 – ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – contavamo 98 sedi, oggi ne abbiamo 160. Nel 2019, gli iscritti ad Archeoclub D’Italia erano 3547, oggi abbiamo 5250 iscritti. Abbiamo registrato una crescita del 65% di nuove sedi e del 47% in più di tesserati. L’obiettivo è coinvolgere molto i giovani, è difficile ma non è una sfida perdente. Ad oggi abbiamo circa 40 presidenti di sedi, giovani, come ad esempio Apice nel beneventano. Altro obiettivo fondamentale è quello di avere una presenza capillare sul territorio.
In Sicilia, nel messinese, mappati 8 borghi per complessivi 57 siti.
“Abbiamo mappato 8 borghi del nostro territorio, 57 siti culturali. Li abbiamo mappati digitalmente – ha dichiarato, l’architetto Ketty Tamà, Vicepresidente di Archeoclub D’Italia, sede di Area Ionica Messina, durante il briefing stampa svoltosi, a Paestum, durante il briefing con la partecipazione di Filippo Brianni, Presidente della stessa sede - inserendo tutti i dati relativi alla storia, fotografie, video, audiocomunicazione all’interno di una APP DIGITALE. Ad esempio abbiamo mappato la Basilica di San Pietro e Paolo ad Agrò, un tratto di Acquedotto Romano o ancora il sito archeologico di Forza D’Agrò”.
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