Indagine conoscitiva sull’individuazione degli svantaggi derivanti dalla condizione d’insularità e sulle relative misure di contrasto. Audizione dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat). Le difficoltà di collegamento e la soddisfazione per i servizi di trasporto. L’Indagine. Aspetti della vita quotidiana permette anche di valutare l’utilizzo e la qualità del trasporto urbano ed extra-urbano percepita dai cittadini.14/12/2023 - Nel 2022, poco più del 30% delle famiglie italiane lamenta difficoltà di collegamento
con i mezzi pubblici nella zona di residenza. Il disagio è più accentuato nelle regioni
del Sud (41,7%), mentre le Isole maggiori mostrano caratteristiche differenti. La
Sicilia, con il 37,5% di famiglie che dichiara difficoltà di collegamento con i mezzi, si
colloca tra le regioni in cui il problema dell’accessibilità dei servizi è più avvertito.
Per quel che riguarda l’utilizzo del servizio, i dati mostrano che la quota di utenti dei
diversi mezzi è generalmente più bassa rispetto alla media nazionale sia in Sicilia sia
in Sardegna, mentre è diversa tra le due isole la valutazione della qualità dei servizi
di trasporto: peggiore in Sicilia rispetto alla media nazionale; più spesso in linea con
il dato nazionale, e in alcuni casi migliore, in Sardegna.
Il treno
L’utenza del treno, pari a poco meno di un terzo della popolazione italiana di 14 anni
e più, registra i valori più bassi proprio tra i residenti delle due isole maggiori. Ha
viaggiato in treno almeno una volta nel corso del 2022 soltanto l’11,8% dei siciliani e
il 14,5% dei sardi, una fascia di utenza decisamente più bassa di quella registrata a
livello nazionale (il 30,0%) e nelle altre regioni del Sud (26,0%). A uno scarso utilizzo
del servizio, legato anche alla inadeguatezza della rete ferroviaria, corrisponde
inoltre un giudizio molto spesso negativo per la qualità del servizio offerto. Gli utenti
che risiedono nelle Isole sono generalmente più insoddisfatti: la differenza maggiore
rispetto al dato nazionale si registra proprio negli aspetti relativi alla frequenza delle
corse, con quote di utenti non soddisfatti per questo aspetto pari al 40,7% in Sicilia
e al 42,3% in Sardegna (23,7% in Italia); anche la velocità delle corse (35,9% in Sicilia,
41,5% in Sardegna, il 20,8 per l’Italia) e il costo del biglietto (42,8% Sicilia, 44,4%
Sardegna, il 30,4% Italia) mostrano livelli di insoddisfazione più alti. Gli aspetti che
raccolgono più spesso giudizi critici sono però quelli relativi alla possibilità di
collegamento con altri comuni (44,2% Sicilia, 51,2% Sardegna) e alla comodità degli
orari (56,0% in Sicilia, 44,3% in Sardegna). Nelle Isole il giudizio sulla qualità del
servizio ferroviario è peggiore anche rispetto al Sud, dove pure la quota di utenti
insoddisfatti è superiore alla media nazionale.
Autobus
Nel 2022 autobus, filobus e tram in Italia sono stati utilizzati almeno una volta da un
quinto della popolazione di 14 anni e più (20,4%), da quasi l’11% in Sicilia e dal 16,1%
in Sardegna, una quota quest’ultima simile alla media delle regioni del Sud (14,3%)
ma decisamente più bassa rispetto alle altre ripartizioni. La qualità del trasporto
pubblico urbano, considerata nel complesso meno soddisfacente rispetto a quella
degli altri servizi di trasporto, raggiunge i livelli più bassi in Sicilia che si colloca in
fondo alla graduatoria di gradimento per tutti gli aspetti considerati. Ben oltre il 60%
degli utenti si dichiara insoddisfatto per la comodità di attesa delle fermate (69,8%),
la pulizia delle vetture (62,9%) e il costo del biglietto (62,3%) e oltre il 50% valuta
negativamente tutti gli altri aspetti del servizio (a esclusione della velocità delle
corse), con differenze nette sia rispetto alla media nazionale sia al Sud. Decisamente
più positivi i giudizi espressi in Sardegna, dove l’unico aspetto considerato
problematico dalla maggioranza dei residenti è la comodità di attesa delle fermate
(50,5% di utenti insoddisfatti), mentre per gli altri aspetti i giudizi negativi sono
significativamente meno frequenti rispetto alla media nazionale e, soprattutto, a
quella del Sud.
Pullman e corriere
Pullman e corriere per il trasporto extra-urbano sono stati utilizzati almeno una volta
da poco più del 10% dei residenti siciliani di almeno 14 anni (11,3%). In Sardegna il
livello è più alto (15,7%) e in linea con il dato nazionale e del Sud (rispettivamente,
14,0% e 15,0%). La valutazione della qualità del servizio in entrambe le Isole è
generalmente peggiore rispetto alla media nazionale. È soprattutto la comodità di
attesa delle fermate a lasciare insoddisfatta la gran parte dell’utenza (il 58,1% in
Sicilia e il 55,2% in Sardegna), ma gli altri aspetti su cui si evidenzia una differenza
significativa rispetto al resto del Paese sono la possibilità di collegamento con altri
comuni (per cui esprime un giudizio negativo il 46,5% degli utenti siciliani e il 44,6%
dei sardi, rispetto al 32,2% dell’Italia) e la frequenza delle corse (rispettivamente,
41,7%, 41,0% e 34,2%).
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