Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

Mafia dei Nebrodi: custodia cautelare per 37 responsabili di associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, estorsioni, etc.

 

Mafia dei pascoli: Operazione Nebrodi II. Dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri del ROS e del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, i Finanzieri del Comando Provinciale e il personale della Squadra Mobile della Questura di Messina, nell’ambito di una vasta operazione contro l’associazione mafiosa di Tortorici (ME), operativa nell’area dei Nebrodi. Ordinanza di custodia cautelare a carico di 37 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, etc.

Messina, 6 febbraio 2024 - Le forze dell'ordine stanno dando esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, su richiesta dalla locale Procura della Repubblica - D.D.A., a carico di 37 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione dedita alla coltivazione /acquisto/ detenzione/cessione e al commercio al minuto di sostanza stupefacente di vario tipo, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in concorso, riciclaggio e autoriciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, malversazioni di erogazioni pubbliche, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale e tentata violenza privata.

In particolare dalle indagini è emersa ancora una volta l’operatività della famiglia mafiosa tortoriciana nelle sue articolazioni dei Bontempo Scavo e dei Batanesi e il forte interesse dell’organizzazione al percepimento fraudolento di ingenti contributi erogati dalla Comunità Europea attraverso la commissione di un elevatissimo numero di truffe. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà presso la Stazione Carabinieri di Tortorici.

Il cosiddetto “Protocollo Antoci”

Messina, 6 febbraio 2024 – Centinaia di uomini della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e dei Carabinieri hanno, dalle prime luci dell’alba, messo letteralmente sottosopra il territorio dei Nebrodi, assicurando alla giustizia numerosi componenti di famiglie mafiose. I reati contestati ruotano soprattutto attorno al lucroso affare dei Fondi Europei per l’Agricoltura in mano alle mafie combattuto con forza con il cosiddetto “Protocollo Antoci”, ideato e voluto dall’Ex Presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci e, dal 27 settembre 2017, Legge dello Stato.

Un meccanismo interrotto, appunto, proprio da quel Protocollo che Antoci ha fortemente voluto, rischiando la vita, ma che ha posto le basi per una normativa che, come si evince dalle tante operazioni di servizio, consente oggi a Magistratura e Forze dell’Ordine di porre argine ad una vicenda che durava da tanti anni.
Come si ricorderà la prima parte dell’Operazione Nebrodi risale a gennaio 2020 quando furono assicurati alla giustizia 101 persone e 151 aziende agricole sequestrate per mafia. Da quella attività lo storico “Maxiprocesso Nebrodi” che comminò condanne per più di sei secoli di carcere.

L’importante operazione di questa mattina ha fatto emergere ancora una volta proprio il contesto mafioso denunciato da anni da Antoci e per il quale impegno ha subito un attentato mafioso la notte fra il 17 e il 18 di maggio 2016.

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