Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

“Costruire il futuro per i piccoli comuni”: giovani costretti a lasciare la loro terra, vanno via menti e cervelli brillanti

IL FUTURO PER I PICCOLI COMUNI: A PATTI UN CONVEGNO SU ESPERIENZE E STRUMENTI DI INTERVENTO. TRA LE SOLUZIONI: COINVOLGIMENTO PARTECIPATO IN POLITICA DEI GIOVANI, SMART WORKING, INTERVENTI DI SVILUPPO ATTRAVERSO IL PATRIMONIO UMANO E CULTURALE 

Patti (Me), 12/03/2024 - Si è tenuto sabato mattina, su iniziativa dell’Ing. Anna Sidoti, Esperto PNRR, in qualità di Responsabile dello Sviluppo dell’Istituto Milton Friedman nel comune di Patti e nelle zone dei Nebrodi, il convegno “Costruire il futuro per i piccoli comuni” nella Cripta di S. Ippolito in Piazza Scaffidi, Patti (ME). Al convegno hanno preso parte tanti esponenti del mondo politico locale, regionale e nazionale. Evento moderato da Ninni Petrella, Advisor e Responsabile dell’Istituto Milton Friedman per la Regione Sicilia e Coordinatore Nazionale delle Regioni. Presenti al tavolo Giuseppe Ferrarello Sindaco di Gangi (PA) e Don Franco Pisciotta Parroco Emerito di S.Ippolito, la più antica parrocchia del centro storico di Patti. 

 Il convegno ha interessato il mondo scolastico, sanitario e istituzionale. Hanno portato un importante contributo l’On. Tommaso Calderone deputato alla Camera, Domenico Interdonato presidente regionale dell’UCSI Sicilia, Padre Leonardo Maimone parroco della parrocchia di Sant’Ippolito, Pino Mento professore neurologo dell’Università di Messina, Filippo Nasca Presidente del consorzio per le Autostrade Siciliane, Maria Ricciardello Dirigente dell’istituto scolastico “F. P. Merendino” di Capo D’Orlando, Barresi Stefano Assessore del Comune di Oliveri, Giovanni Caruso Consigliere Comunale di Messina, Cinzia Marchello Sindaco di San Piero Patti, Carmelo Pietrafitta Sindaco di Mazzarrà Sant’Andrea, Basilio Ridolfo Sindaco di Ficarra, Salvatore Salmeri Vice Sindaco di Gioiosa Marea, Salvatore Sidoti Sindaco di Montagnareale, Calogero Gambino Presidente Pro Loco di San Giorgio. 

Sulla continuità territoriale, fondamentale per la crescita dei borghi, si è espresso l’On. Tommaso Calderone. “Si tratta di un’emergenza per tutta l’Italia – ha specificato l’Ing. Anna Sidoti – e che ci riguarda tutti. I giovani sono costretti a lasciare il cuore nella loro terra e vanno via menti e cervelli brillanti e mani laboriose, desiderando spesso di ritornare. Il problema fondamentale riguarda la politica: gli anziani hanno costruito molto e hanno un patrimonio in tutti i settori dello scibile da tramandare ai giovani che, a loro volta, devono impegnarsi, fare sacrifici, studiare le problematiche del territorio, le nostre città vuote, e lavorare dall’interno per creare le condizioni e non disperdere il ricco ed esclusivo contenuto, per niente vuoto e che anzi contiene il futuro di tutto il nostro “paese Italia”. 

È necessaria una determinante presa di coscienza: torniamo, noi cittadini, nei nostri territori e scriviamo il nostro futuro. Torniamo a fare comunità, per progettare politiche di sviluppo e di crescita e per contrastare il declino demografico dei nostri comuni, che negli ultimi anni ha assunto proporzioni rilevanti. Solo insieme, senza faziosità politiche, si possono raggiungere risultati concreti”. L’incontro è stato moderato da Ninni Petrella che ha portato i Saluti del Direttore Esecutivo dell’Istituto Milton Friedman Alessandro Bertoldi. 

“Una delle soluzioni – ha dichiarato Ninni Petrella – interessa il mondo del lavoro. Siamo nell’epoca 4.0 dove si dovrebbe lavorare per obiettivi e non a ore. Lo smart working ci permette di lavorare a distanza tornando a vivere i piccoli comuni. Determinante? Le partnership pubblico privato”. Giuseppe Ferrarello Sindaco di Gangi (PA) ha portato la sua importante testimonianza, indice di collaborazione e unione. 

 Il Comune di Gangi è stato il primo in Sicilia ad avviare il progetto “Case a 1 euro”, iniziativa di successo mirata a riqualificare e ripopolare il borgo, che ha permesso a molte persone di trasferirsi a Gangi. A differenza di altre esperienze similari, il Comune di Gangi ha imboccato un percorso di snellimento dei processi burocratici, mostrando l’altro volto della Sicilia: accoglienza e inclusione. “La vendita di case è sicuramente un traguardo importante ma oggi voglio soffermarmi sulla responsabilità degli attori coinvolti di creare le condizioni affinché migliori la qualità della vita dei piccoli borghi.

Sono qui proprio per portare il mio contributo su un tema così importante e ci tengo a ringraziare l’Ing. Anna Sidoti per l’accoglienza e per aver posto i riflettori su questa problematica che riguarda anche le nostre Madonie” così Giuseppe Ferrarello Sindaco di Gangi (PA). Don Franco Pisciotta Parroco Emerito di S.Ippolito, dopo essersi soffermato sull’illustre storia della Parrocchia di Patti, si è focalizzato sulla sofferenza demografica dei territori circostanti, riportando alla luce l’anima dei piccoli luoghi attraverso la riqualificazione urbana. Infatti, ha così dichiarato: 

“È indispensabile tenere quotidianamente le strade pulite e agibili, restaurare i centri storici anche con microinterventi ma secondo un piano organico, gli angoli suggestivi, le stradine, le scale, per suscitare e garantire per i pochi coraggiosi che ancora vi abitano l’orgoglio e la gioia di starci a vivere”.

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