Stromboli (Isole Eolie): i Carabinieri notificano l’avviso di conclusione delle indagini
preliminari a quattro persone per il disastro ambientale
causato a seguito degli incendi avvenuti il 25 e 26 maggio
2022.
16/04/2024 - Nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Milazzo, coordinati dalla Procura della
Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata dal Dr. Giuseppe Verzera, hanno notificato
l’avviso all’indagato della conclusione delle indagini preliminari e l’informazione di garanzia e sul diritto di
difesa, emesso dalla Procura della Repubblica di Barcellona P.G. (ME), nei confronti di quattro persone
fisiche ritenute responsabili del reato di disastro ambientale colposo, nonché di due persone giuridiche, una
società di produzione cinematografica, di video e programmi televisivi ed una società operante
nell’ideazione e realizzazione di effetti speciali per cinema, tv e teatri, per responsabilità amministrativa
in ragione del reato ambientale cagionato.
Il provvedimento è scaturito dalle indagini condotte dalla Stazione Carabinieri di Stromboli,
coordinate dalla Procura della Repubblica di Barcellona P.G., guidata dal Dr. Giuseppe Verzera, iniziate
subito dopo il vasto incendio che ha interessato l’isola nelle giornate del 25 e 26 maggio 2022, in un’area
naturale protetta e sottoposta a vincolo ambientale, inserita nei siti “UNESCO” e “Rete Natura 2000” e nella
riserva naturale orientata/integrale “Isola di Stromboli e Strombolicchio”.
In particolare i Carabinieri, dopo
aver prestato assistenza alla popolazione in occasione dei gravi eventi, anche evacuando diverse abitazioni e
alcuni ristoranti, hanno subito avviato le indagini, di concerto con l’Autorità Giudiziaria e con il supporto di
consulenti nominati dalla Procura, effettuando molteplici sopralluoghi, diverse escussioni testimoniali,
numerose acquisizioni documentali ed accertamenti tecnici, grazie alle quali sono state individuate quattro
persone fisiche, tra cui il legale rappresentante ed il direttore di produzione e preposto di una società di
produzione cinematografica, di video e programmi televisivi, nonché il legale rappresentante di una società
operante nell’ideazione e realizzazione di effetti speciali per cinema, tv e teatri, nonché un socio lavoratore
deputato alla effettiva attuazione degli effetti speciali, i quali, poco prima che divampasse il vasto incendio,
erano presenti sull’isola, in un set cinematografico, per realizzare una serie televisiva.
I quattro indagati sono
ritenuti responsabili, a vario titolo, anche di violazioni della normativa in materia di tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro, ossia di non aver redatto un documento di valutazione dei rischi che tenesse
adeguatamente conto del pericolo di incendio e di non aver attribuito specifico rilievo all’utilizzo di effetti
scenici consistenti nella generazione di fuochi artificiali, mediante l’utilizzo di materiale altamente
infiammabile, di non aver adottato alcuna adeguata misura atta a prevenire eventuali incendi, di non aver
fornito ai propri dipendenti adeguata formazione in ordine ai rischi per la salute e la sicurezza sui luoghi di
lavoro, alle procedure relative al primo soccorso, alla lotta antincendio, all’evacuazione dei luoghi di lavoro,
nonché nel non aver adeguatamente formato il direttore di produzione, indicato quale preposto e non aver
garantito la formazione specifica dell’unico addetto antincendio.
E ancora, di non aver escluso l’accesso al
set cinematografico in relazione ai rischi derivanti dall’accensione di fiamme “controllate”, di non aver
verificato eventuali deficienze di mezzi attrezzature di lavoro o di eventuali condizioni di pericolo, di aver
utilizzato, per la riproduzione di effetti scenici e, segnatamente, per l’accensione delle fiamme “controllate”,
attrezzature rudimentali, prive di libretti d’uso e manutenzione e dei requisiti previsti, nonché di averle
utilizzate senza adeguata formazione ed addestramento e non tenendo conto delle condizioni metereologiche
in atto e, in particolare, dei forti venti, in violazione dell’ordinanza sindacale che vietava l’accensione di
qualsiasi tipologia di fuoco durante le giornate ventose, determinando, in tal modo, l’innesco di un incendio
boschivo che ha interessato oltre 240 ettari complessivi e cagionato un gravissimo disastro ambientale, oltre
al danneggiamento di alcuni alcune abitazioni ed edifici adibiti a pubblica utilità.
L’attività odierna costituisce l’esito delle indagini condotte a seguito dei gravi incendi che hanno interessato
l’isola di Stromboli e rappresenta l’impegno svolto dall’Arma dei Carabinieri in sinergia con la Procura di
Barcellona di Pozzo di Gotto per la tutela ambientale e, in particolare, per far luce su un grave evento che ha
interessato l’isola di Stromboli.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di
non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.
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