La
scuola della Terra”: le nuove esigenze dell’Agrifood nel progetto di FCI. Il progetto “La scuola della Terra” nasce da un idea
della Presidente della Fondazione Creativi Italiani Vanna Fadini. In un contesto mutevole, dove il settore Agrifood sta subendo veloci e notevoli
cambiamenti, vi è la necessità di salvaguardare l’ambiente naturale e antropico
attraverso il perseguimento della strategia della Sostenibilità e di quella
della Economia Circolare.18 maggio 2024 - Sempre più giovani aspirano a vivere e lavorare in un contesto naturale ed
equilibrato, rifuggendo dai modelli sociali, economici, abitativi delle città e
perseguendo uno stile di vita più ambientalmente sostenibile. Con
l’’introduzione di avanzate tecnologie in campo digitale, biologico e
nanotecnologico nelle strutture produttive dell’agricoltura e della
trasformazione alimentare dei prodotti agricoli si possono incrementare
sensibilmente l’efficienza dei processi produttivi, la qualità del loro output
e di ridurre l’utilizzo di risorse materiali ed energetiche anche attraverso
azioni di riciclo e riuso (Agricoltura Rinnovabile). In particolare, le nuove
tecnologie consentono anche di mantenere in vita specie antiche, diversificando
così la gamma dei prodotti offerti al consumatore, personalizzati e con un
significativo contenuto emozionale, al posto dei prodotti standardizzati
dell’Agrifood di massa.
Evoluzione del modello strategico e operativo del “farmer”
I fattori di cambiamento sopra descritti determinano rilevanti impatti sul
settore Agrifood e sulla figura del “farmer” che deve possedere le competenze e
le capacità per gestire un articolato e complesso processo, dalla produzione
agricola alla trasformazione alimentare fino alla commercializzazione, alla
distribuzione e al recupero/riciclo, che coinvolge una molteplicità di aspetti
(tecnologici, in particolare Internet per e-commerce, economici, finanziari,
commerciali e di marketing) in un campo dove la disintermediazione sta
aumentando in misura rilevante. Oggi al “farmer” si richiede di uscire dal
modello imprenditoriale tradizionale focalizzato sul “sapere fare
efficientemente buoni prodotti”, delegando ad altri operatori di business le
funzioni non produttive (in particolare quelle commerciali e distributive). Il
“farmer” deve possedere un rilevante patrimonio di conoscenze in una
molteplicità di campi tecnico-scientifico, manageriale, organizzativo e di marketing.
La Scuola della Terra
“Entro il 2030 accertarsi che tutte le persone abbiano
le informazioni rilevanti e la giusta consapevolezza dello sviluppo sostenibile
e di uno stile di vita in armonia con la Natura” ONU Agenda 2030,
traguardo 12.8.
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