Traffico di migranti. La Polizia di Stato di Palermo chiude più di 700 siti di trafficanti di esseri umani

Traffico di migranti. La Polizia di Stato chiude più di 700 siti di trafficanti, per attrarre i 'clienti' con indicazioni sulle tariffe.  16 sett - Traffico di migranti provenienti dalle rotte maghrebine, la Polizia di Stato di Palermo, in collaborazione con la locale Sisco e con il coordinamento del Servizio centrale operativo, ha avviato il monitoraggio delle pagine social ed i profili utilizzati dai trafficanti di esseri umani per promuovere i viaggi illegali dalle coste nordafricane a quelle nazionali. Le analisi sono state condotte anche dai poliziotti della Squadra mobile di Palermo.  Le associazioni criminali si servono dei social network per pubblicizzare le proprie attività illegali e sponsorizzare i servizi di trasporto. Diversi sono i contenuti utilizzati dai gestori di quelle pagine per attrarre nuovi "clienti", in alcuni casi venivano offerti prezzi scontati per donne e bambini, nonché veri e propri pacchetti viaggio per famiglie.  Nei siti erano ind

Raccolta differenziata: a Catania raggiunge solo il 22% e a Messina arriva al 53,5%

Istat. Ambiente urbano 2022. Progressi verso l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata. I rifiuti urbani  rappresentano una modesta frazione dei rifiuti totali prodotti (il 17,9% nel 2021), tuttavia la loro gestione risulta particolarmente complessa per  l’eterogeneità della composizione e della provenienza. 

24/05/2024 - Elevati standard di qualità e quantità di raccolta differenziata favoriscono il raggiungimento dei target di preparazione al riutilizzo e al riciclaggio previsti dal pacchetto sull’economia circolare (Direttiva 2018/851/UE) e dal PNRR (missione 2 componente 1). Nel 2022, a livello nazionale, la raccolta differenziata si attesta al 65,2% dei rifiuti urbani prodotti (+1,1 punti percentuali rispetto al 2021), ma solo il 60,2% della popolazione risiede in comuni che hanno raggiunto il target del 65% fissato dal D.Lgs. 152/2006 per il 2012. Il tasso di preparazione al riutilizzo e al riciclaggio dei rifiuti urbani, pari al 49,2% e in aumento di 1,1 punti percentuali sull’anno precedente, invece, è molto prossimo all’obiettivo del 50% fissato dall’Ue per il 2020 (da portare al 55% nel 2025). 

 Nei comuni capoluogo, la quota di raccolta differenziata è del 55,1% (+1,5 p.p. rispetto al 2021, in crescita in tutte le ripartizioni). Le quote più elevate si rilevano nel Nord-est (68,5%), nel Nord-ovest (60,8%) e nel Centro (53,2%); ancora indietro il Sud (46,6%) e le Isole (38,2%), nonostante l’incremento rispetto all’anno precedente. Nel 2022, il target del 65% risulta raggiunto in 62 capoluoghi. Sono 45, invece, quelli con una quota di raccolta differenziata inferiore o stabile rispetto all’anno precedente. 

  Grandi città ancora in ritardo sulla raccolta differenziata 

 Nei capoluoghi metropolitani, nel 2022, la quota di raccolta differenziata si attesta al 46,6% (-18,1 punti percentuali rispetto agli altri capoluoghi). Rispetto al 2021, la quota aumenta in tutte le città, eccetto Milano (-0,4 p.p.) e Venezia (-2,5 p.p.), che ritorna al di sotto del target, raggiunto nel 2020. I maggiori progressi si osservano a Catania (+10,7 p.p.), che tuttavia raggiunge solo il 22% di differenziata, e a Messina (+10,5 p.p.), che arriva al 53,5%. 

 La quota di popolazione residente in comuni che hanno raggiunto il target del 65% di raccolta differenziata, scende al 28,5% per l’insieme dei comuni capoluogo e all’1,6% nei capoluoghi metropolitani (58,4% negli altri). Fra i capoluoghi metropolitani, dopo l’arretramento di Venezia, nel 2022 soltanto Cagliari supera il target con il 74,8% di raccolta differenziata.

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