Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

Verde pubblico: a Messina, Siracusa e Trapani non si raggiungono i 9 mq (standard minimo fissato per legge)

Istat.  Ambiente urbano. Aree di forestazione urbana per la mitigazione dei cambiamenti climatici in crescita del 26% dal 2012. In aumento le aree verdi  accessibili al pubblico. Stabile il verde pubblico pro capite, ma aumenta la quota di aree accessibili. Tra il 2012 e il 2022, la dotazione di verde pro capite presenta minime variazioni, passando dai 31,3 mq del 2012 ai 32,8 (+1,5 mq /ab), ma la superficie complessiva delle aree verdi urbane aumenta gradualmente, in media dello 0,3% all’anno dal 2012. 

24/05/2024 - Nel 2022 l’estensione delle aree verdi urbane è di 573 Km 2 pari al 2,9% del territorio comunale, corrispondenti a 32,8 m 2 per abitante. Considerando anche le aree naturali protette (comprese quelle della Rete Natura 2000), l’incidenza complessiva sul territorio, al netto delle sovrapposizioni, sale al 19,7% (oltre 3.826 km 2 ). Rilevanti le differenze nelle dotazioni territoriali, in poco più della metà dei capoluoghi è inferiore alla media nazionale di 32,8 m 2 e in 10 città non si raggiugono i 9 m 2 pro capite (standard minimo fissato per legge), nel dettaglio a Imperia e Savona al Nord, Chieti, Andria, Barletta, Trani e Crotone al Sud, Trapani, Messina e Siracusa nelle Isole. Le città più virtuose, con dotazioni tre volte la media nazionale (oltre i 100 m 2 ), sono: Verbania, Sondrio, Trento, Bolzano e Gorizia al Nord, Terni e Rieti al Centro, Isernia e Potenza al Sud. 

 Tra le ripartizioni primeggia il Nord-est con una disponibilità pro capite di 62,3 m 2 , grazie alle elevate dotazioni di Trento e Bolzano/Bozen (402,2 m 2 e 227,5). Al Centro il valore pro capite è significativamente più basso (27,5 m 2 ), e deriva in gran parte dal comune di Rieti (347,3 m 2 ). Il valore pro capite scende a 27,2 m 2 al Sud, per toccare il minimo nelle Isole (20,5 m 2 ). Non tutte le aree verdi sono aperte alla fruizione diretta dei cittadini: la proporzione di quelle accessibili è di 19,4 m 2 per abitante (+1,2% rispetto all’anno precedente, +6,6% dal 2012). Il rapporto è più alto nelle città del Nord (mediamente 30,7 nel Nord-est e 20,3 nel Nord-ovest, mentre arriva a 19,0 al Centro e a 11,8 nel Mezzogiorno). 

La disponibilità di aree verdi accessibili è minore nei capoluoghi metropolitani rispetto agli altri capoluoghi (16,2 contro 22,9 m 2 per abitante in media). In continua crescita le aree di forestazione urbana In continua crescita le aree di forestazione urbana e periurbana (compresi nell’investimento 3.1 del PNRR), impianto di nuove aree boschive a sviluppo naturale con funzioni di assorbimento delle emissioni di CO 2 e mitigazione dell’effetto “isola di calore” tipico delle aree urbane. Nel 2022, 56 capoluoghi hanno attivato interventi di forestazione urbana (erano 30 nel 2011), estesi per 13,2 milioni di m 2 (+3,5% rispetto al 2021), corrispondenti a 34 m 2 per ettaro. 

La forestazione urbana è particolarmente diffusa nei capoluoghi del Nord, con valori molto superiori a quelli delle altre ripartizioni: 77 m 2 per ettaro nel Nord-est e 40 m 2 nel Nord-ovest, 20 m 2 nel Centro, 10 m 2 al Sud e 5 nelle Isole. Tra le 14 città metropolitane sono presenti a Torino, Milano, Venezia, Bologna e Roma. Rispetto al 2012 la superficie delle aree di forestazione urbana è aumentata del 26,0%, con marcate differenze tra i capoluoghi metropolitani (+37,1%) e gli altri capoluoghi (+22,8%), segno che le politiche rivolte alle città metropolitane nell’investimento 3.1 iniziano a dare i primi risultati.

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