La scomparsa di Totò Schillaci: Ciao Totò, addio campione

Totò Schillaci è morto a 59 anni. Era stato ricoverato in gravi condizioni lo scorso 7 settembre nel reparto di pneumologia dell'ospedale Civico a Palermo. Il calcio italiano dice addio a Salvatore Schillaci. Il cancro aveva fatto aggravare le sue condizioni.  Schillaci: addio al ragazzo del Sud diventato eroe dell’Italia intera 18/09/2024 - “Con la scomparsa di Totò Schillaci va via un pezzetto di giovinezza di ciascuno di noi. Un gregario col cuore immenso, un attaccante rapace e fulminante, diventato in pochi anni l’eroe di una Nazione intera.  Il simbolo delle notti magiche di Italia ‘90, il ragazzo del Sud, siciliano verace di Palermo, che era riuscito a scalare l’Olimpo dei campioni più amati. Per me e per tanti miei concittadini anche il goleador che per tanti campionati ha fatto impazzire di gioia Messina, lo storico stadio ‘Celeste’, una generazione di sportivi che grazie alle sue prodezze ha sognato ad occhi aperti. Ciao Totò, addio campione” Palermo, 18 settembre 2024 –

Giudice Chinnici 41° anniversario: a lui dobbiamo l'intuizione della creazione del pool antimafia

 

41° anniversario commemorazione Chinnici. Di Paola: “Dovere di ogni siciliano mantenere ricordo, esempio e rettitudine morale”. Mafia: Siracusano, sacrificio Chinnici eredità per Sicilia e Paese

Palermo, 29 luglio 2024 - Il 29 agosto del 1983 veniva barbaramente assassinato a Palermo il giudice Rocco Chinnici. Insieme a lui, in quella tragica mattinata, morirono anche il maresciallo Mario Trapassi, l’appuntato Salvatore Bartolotta, e Stefano Li Sacchi, il portiere dello stabile in cui abitava il magistrato. Dopo 41 anni ricordiamo con commozione questo atroce attentato. Uomini come Rocco Chinnici, veri e propri servitori dello Stato, hanno avuto il coraggio e la determinazione di sfidare e combattere la mafia.
Il loro insegnamento e il loro sacrificio rappresentano una grande eredità per la Sicilia e per il Paese intero. Valori di giustizia e legalità che oggi Caterina, la figlia di Rocco Chinnici, contribuisce a portare avanti dentro Forza Italia”.
Così Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata siciliana di Forza Italia.

“Al giudice Chinnici dobbiamo l'intuizione della creazione del pool antimafia, strumento fondamentale nel contrasto al fenomeno mafioso, il contributo alla stesura della legge Rognoni-La Torre e il potenziamento delle prevenzioni patrimoniali. Li hanno uccisi ma non si sono accorti che erano semi. È dovere di ogni siciliano mantenere vivo il loro ricordo e il loro esempio, la loro rettitudine morale che devono guidarci nelle scelte di ogni giorno”. 

Lo ha detto il vice presidente dell’ARS Nuccio Di Paola in occasione del 41° anniversario della commemorazione dell'attentato mafioso di via Pipitone Federico, avvenuto il 29 luglio del 1983 e costato la vita al giudice Rocco Chinnici, al maresciallo Mario Trapassi, all’appuntato Salvatore Bartolotta ed a Stefano Li Sacchi, portiere dello stabile in cui abitava il giudice. 


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