Siccità ad Agrigento, Federconsumatori: il cambiamento climatico presenta il conto. La situazione drammatica nella città di Ravanusa e in gran parte della provincia di
Agrigento, dove l'acqua arriva in media circa ogni 20 giorni, non è solo la conferma di
quanto Federconsumatori dice da anni sulla crisi idrica in Sicilia, ma anche una
drammatica conseguenza del cambiamento climatico globale causato dall'uomo.
Palermo, 22 luglio 2024 - La quantità di pioggia che cade mediamente ogni anno in Sicilia è sempre di meno e, in
prospettiva, andrà a diminuire e non ad aumentare: gli studi scientifici ci dicono che
nell'isola nascerà presto il primo deserto italiano.
Questo impone a tutti una profonda riflessione sia sulla crisi climatica che sulla sua
gestione pratica, sia quotidiana che a lungo termine.
La responsabilità della crisi idrica in Sicilia è ampiamente condivisa da tutti i soggetti
interessati alla gestione dell'acqua nell'isola e, purtroppo, oggi scontiamo gli errori e
l'immobilismo di parecchi anni fa.
Per questo occorre prontamente invertire la rotta, occorrono degli interventi strutturali
indispensabili e attivare una corretta e sostenibile gestione della risorsa in grado di
garantire l’acqua per tutti gli usi, migliorando la capacità di raccolta e distribuzione delle
risorse idriche.
Servono altresì misure straordinarie concrete ed efficaci per contrastare rapidamente la
grave situazione che colpisce pesantemente la popolazione e le attività produttive del
territorio agrigentino.
Nell'agrigentino la società consortile pubblica che gestisce il Sistema Idrico Integrato, in
accordo con la Prefettura di Agrigento, ha vietato la distribuzione incontrollata di acqua
prelevata dai pozzi privati e trasportata con autobotti di aziende locali. Ora le autobotti
possono trasportare solo acqua controllata, prelevata da un punto di distribuzione della
società di gestione.
"Questo metodo garantisce la salubrità dell'acqua – affermano all’unisono il presidente di
Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa e quello di Federconsumatori Agrigento, Angelo
Pisano - ma rallenta moltissimo la sua distribuzione: vanno attivati molti più punti di
prelievo dell'acqua, nel minor tempo possibile".
Federconsumatori, inoltre, chiede che anche il Governo nazionale faccia la sua parte nella
soluzione della crisi idrica in Sicilia, ad esempio inviando la nave cisterna della Marina
Militare che è stata annunciata a inizio luglio ma che, al momento, non si è vista.
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