Siccità: CNA Sicilia scrive al Governo per chiedere aiuti alle imprese

Siccità: CNA Sicilia scrive al Governo per chiedere aiuti alle imprese.  L’emergenza idrica che sta investendo la Sicilia, oltre ad offrire un’immagine negativa dei territori, innesca meccanismi di concreti disagi e di notevoli danni anche e soprattutto nei confronti del tessuto produttivo”.  Palermo, 18 settembre 2024 - CNA Sicilia ha deciso di inviare una nota al Governo della Regione per chiedere mirati interventi che possano mitigare il drammatico scenario che, in termini economici, accompagna da mesi le attività di artigiani e imprenditori.  “Registriamo – affermano i vertici siciliani della Confederazione – una palese sofferenza da parte delle imprese che sono costrette ad accollarsi ulteriori ed inaccettabili costi per rifornirsi di acqua, necessaria per continuare ad offrire prestazioni e servizi alle comunità. Siamo di fronte ad una situazione tanto angosciosa quanto vergognosa – sottolineano il presidente Nello Battiato e il segretario Piero Giglione – rispetto alla quale occ

Don Pino Puglisi, un esempio che travalica la natura ecclesiale

ANNIVERSARIO MORTE PINO PUGLISI. RAOUL RUSSO (FDI): “UN ESEMPIO NON SOLO DI NATURA ECCLESIALE”

Palermo, 15 settembre 2024 – “Don Pino Puglisi è stato un esempio che travalica la natura ecclesiale, il mandato religioso al quale era votato. Padre Puglisi amava il dialogo e l’incontro, parlare con la gente e i giovani soprattutto; quei giovani che lo circondavano per ricevere un consiglio, una speranza, un sorriso: lo stesso sorriso disegnato sul suo viso, che egli mostrò angelicamente al suo assassino. Pino Puglisi non era avvezzo alle invettive da passerella, preferiva la costruzione dell’idea di legalità attraverso la presenza (c’era sempre, per tutti) e il dialogo. Il suo impegno civile è stato e continua ad essere la dimostrazione di come si possa e si debba parlare alla gente, ai fedeli, ma anche a coloro che sono distanti dall’insegnamento cristiano e dall’idea di legalità, nella speranza di avvicinarli alla Chiesa e al consesso civile: ‘Se ognuno fa qualcosa…’ soleva dire. 

Un Comandamento laico e non solo religioso affinché semplici cittadini e gli stessi politici si impegnassero contro la mafia; un modo semplice di agire passo dopo passo, di predicare la legalità, perché dove c’è la speranza nel cuore ogni cambiamento è possibile. La sua pacatezza e il suo linguaggio semplice facevano sì che magistero ecclesiale e impegno civile fossero la stessa cosa e con questi mezzi semplici, non costruiti artificialmente, egli prima sfidò la mafia e poi l’affrontò nel nome di Dio e delle leggi dello Stato”. Lo dichiara Raoul Russo, senatore e membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.

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