Trasporto merci pericolose in Sicilia: garantire sicurezza e tracciabilità, ma occorre un punto di equilibrio

Trasporti merci pericolose: CNA Fita Sicilia, un tavolo per risolvere le criticità. Un tavolo tecnico per risolvere le criticità sollevate dalle aziende che si occupano del trasporto di merci pericolose in Sicilia. “Siamo consapevoli della necessità di garantire sicurezza e tracciabilità, ma occorre trovare un punto di equilibrio tra queste esigenze e la continuità operativa dei trasporti essenziali”. Palermo, 12 aprile 2025 – È questa la proposta avanzata dalla CNA Fita Sicilia che ha registrato la disponibilità del Presidente della IV Commissione, on. Carta, dell’assessore alla mobilità, On. Aricò, del Presidente del CAS, avv. Filippo Nasca (nella foto) , e del suo direttore, dott. Fazio. Una delegazione della CNA Fita Sicilia, composta da Saro Tumino, Giorgio Stracquadanio, Daniela Taranto e Francesco Lombardo, è stata ricevuta dalla IV Commissione Ambiente, dell’Assemblea Regionale Siciliana dalla Territorio e Mobilità. Durante l’audizione, la CNA Fita ha illustrato le gravi cr...

Fondazione Lucifero a Milazzo, le conclusioni a cui è pervenuta la Procura della Repubblica

 

Il Circolo PD Milazzo, esprime grande soddisfazione per le conclusioni a cui è pervenuta la Procura della Repubblica di Barcellona P.G. nella corposa indagine sulla Fondazione Lucifero.

18 sett 2024 - Anni di segnalazioni, rilievi, denunce, proteste non sono stati vani; è emerso a chiare lettere il carattere privatistico con cui è stata gestita l’IPAB, “ in totale spregio della normativa che regola i rapporti contrattuali dei soggetti pubblici”, che sta portando l’Ente al  gallimento, oltre alla quasi completa rinuncia al perseguimento degli scopi statutari di “assistenza ai bambini gracili e bisognosi “.

Vedere nei terreni della Baronia decine e decine di bambini è certamente

una bella sensazione ; sapere che sono paganti, che la gran parte dei

poveri, disagiati e bisognosi, non può più accedere a questo “paradiso”,

un tempo pubblico, è un segno del ribaltamento sociale in cui è stata

gettata la comunità milazzese.


Dopo la chiusura dell’Asilo Nido del centro, il fallimento del Regina

Margherita, i pochi posti della Fondazione Lucifero suonano come una

offesa al bisogno ridotto quasi a specie protetta, mentre chi può trova

opportunità, a pagamento, spesso utilizzando risorse e strutture

pubbliche.


Adesso è legittimo attendersi una rapida inversione di tendenza: la

Fondazione torni al suo carattere originario di Ente pubblico di assistenza

e beneficienza che utilizza l’ingente patrimonio immobiliare per dare ai

bambini più bisognosi il sostegno cui hanno diritto e la possibilità di

godere anche della bellezza e la salubrità in uno dei luoghi più belli della

nostra terra.


Un particolare apprezzamento al Presidente Franco Scicolone che in tutti

questi anni ha tenuto la schiena dritta, anche di fronte alle accuse più

infamanti di chi, “campione delle legalità”, oggi tace e non trova il

coraggio civile di rendere omaggio a chi la legalità l’ha sempre esercitata

ed è stato costretto a dimettersi per “non convivere con una gestione che

aveva denunciato e inutilmente tentato di correggere”.

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