Enti Locali. Di Paola (M5S): “Schifani dice che l’Aula è sovrana ma a Sala d’Ercole non lo vediamo mai”. Cracolici: “Rischio grave da infiltrazioni mafiose nei comuni, ddl enti locali va riscritto”Palermo 1 ottobre 2024 - “Questo è un disegno di legge che non ha né capo né coda, e non si concentra sui problemi reali degli enti locali: siamo la terra con il più alto numero di comuni in dissesto o pre-dissesto, c'è un tema della rappresentanza di genere che non può essere interpretato come una concessione, ma soprattutto c'è una deriva molto pericolosa che riguarda il condizionamento, da parte della criminalità organizzata, degli atti dei nostri comuni e delle nostre amministrazioni, come ho sottolineato nella relazione conclusiva della commissione antimafia. C'è un abbassamento della guardia nei confronti dei rischi di infiltrazione mafiosa. La riforma degli enti locali deve invece rigenerare un rapporto fecondo tra questi enti e le istituzioni, non possiamo assistere al degrado delle istituzioni. Questo ddl va ripensato e riscritto”.
Lo ha detto Antonello Cracolici, presidente della commissione Antimafia all'Ars, durante la discussione in aula sul ddl sugli enti locali.
Enti Locali. Di Paola (M5S): “Schifani dice che l’Aula è sovrana ma a Sala d’Ercole non lo vediamo mai”
“Il presidente Schifani dichiara a parole che l’Aula è sovrana ma a Sala d'Ercole non lo vediamo mai. Preferisce buttare la palla in tribuna anziché lavorare ad una visione di futuro per la nostra Isola. Attacca attraverso le colonne di un giornale gli amministratori locali parlando di aumenti di poltrone, peccato che le vere poltrone sono la sua e quelle dei suoi assessori regionali, non certamente quelle dei sindaci, assessori e consiglieri comunali, che sono piuttosto degli scomodi sgabelli di chi ogni giorno fronteggia le emergenze dei cittadini”.
Lo ha dichiarato il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle e deputato regionale Nuccio Di Paola intervenendo a Sala d’Ercole.
“Rivolgo un appello a tutte le forze di opposizione di questo parlamento - ha aggiunto Di Paola - e dimostriamo ai cittadini di avere la capacità di migliorare le loro condizioni di vita ed avere una visione comune per gli Enti Locali. Da parte del presidente della Regione invece non abbiamo visto nemmeno straccio di riforma utile ai siciliani. Se non ci dovesse essere un'azione migliorativa per i Comuni, non escludiamo si possa utilizzare il voto segreto su ogni articolo e su ogni comma, come peraltro prevede il regolamento dell’Assemblea” - conclude il coordinatore regionale e deputato ARS del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola.
Antonio De Luca (M5S): “Ddl Enti locali serve solo ai giochetti della maggioranza, che lo farà lo stesso a pezzi”
“Il ddl Enti locali non serve ad agevolare il compito dei sindaci, serve solo per i giochetti della maggioranza che comunque è spaccatissima anche all'interno dello stesso partito e lo farà ugualmente a pezzi”. Lo ha affermato il capogruppo del M5S all'Ars, Antonio De Luca.
“Questo ddl – ha detto De Luca – non fornisce ai primi cittadini strumenti utili atti a salvaguardare i loro bilanci o ad operare a fronte a situazioni per le quali oggi sono del tutto impotenti. Ogni partito ha solo cercato di mettere pezze al proprio interno. Si è cercato solo di capire come trarre vantaggio politico introducendo questa o quella norma, come quella del consigliere supplente, per cercare di accontentare coloro che non si è potuti accontentare con le elezioni dirette nelle province”.
“La pioggia di emendamenti che è stata presentata – ha concluso Antonio De Luca – servirà a mettere alla prova la tenuta della maggioranza e non è difficile prevedere che nei prossimi giorni saranno parecchie le assenze a seconda del percorso che prenderà il ddl”.
ENTI LOCALI: SUD CHIAMA NORD CHIEDE IL RITIRO. CATENO DE LUCA: "UN INSULTO AL PARLAMENTO E AI SICILIANI"**
"È evidente che questo testo sembra rispondere più alle esigenze della maggioranza di distribuire contentini e prebende, piuttosto che affrontare seriamente le problematiche degli enti locali," ha dichiarato Cateno De Luca, leader di Sud Chiama Nord, a proposito del testo in discussione.
"Questa norma è un puzzle di incongruenze che squalificano questo Parlamento. Siamo arrivati al punto di tenere il territorio a guinzaglio attraverso operazioni parassitarie e affaristiche. Ogni volta che il Parlamento si occupa di enti locali, produce solo danni. Sembra davvero che i deputati non svolgono il loro ruolo legislativo, ma diventano semplici portatori di interessi locali e personali," ha proseguito De Luca.
"È offensivo e inaccettabile portare in aula un testo così scoordinato e sconclusionato. Gli enti locali dovrebbero essere trattati con una visione ben diversa partendo anche dalla pavidità del presidente Schifani, che ha perso l'occasione, in qualità di commissario per l'emergenza idrica, di nominare i sindaci come soggetti attuatori, consentendo loro di affrontare l'emergenza con maggiore celerità."
De Luca ha poi sottolineato: "Questo Parlamento deve occuparsi seriamente del sistema delle autonomie locali, con rigore e serietà, e non attraverso interventi che sollevano forti perplessità anche dal punto di vista contabile. È volgare il modo in cui la maggioranza ha portato questo testo in aula. L'attenzione di questo Parlamento verso gli enti locali si è manifestata in modo preoccupante, anche con l'ennesimo tentativo di cancellare una norma fondamentale: quella che prevede sanzioni per i sindaci che non presentano la relazione annuale sull'attuazione del proprio programma al consiglio comunale. È già la quarta volta che la maggioranza tenta di abrogare questo provvedimento, che io stesso ho introdotto durante la legge di stabilità.
La maggioranza sembra piegata a una logica di protezione di quei sindaci che preferiscono l'omertà, rifiutandosi di rendere conto del proprio operato. Per noi, questa logica è inaccettabile. L'omertà è un atteggiamento che appartiene a una cultura che non può assolutamente essere associata a chi rappresenta le massime istituzioni.
Ritornando dunque al testo in discussione oggi, non è accettabile che dietro ogni articolo di questa norma ci siano nomi e cognomi di interessi particolari. Se la maggioranza si è ridotta a questo, Sud Chiama Nord non sarà complice. Chiediamo che il testo venga ritirato, riportato in commissione e rivisto in modo organico e coerente," ha concluso De Luca.
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