Chiusure Visodent, Federconsumatori: "Studi dentistici letteralmente spariti nel nulla"

Chiusure Visodent, Federconsumatori vicino ai pazienti: sospendere subito i finanziamenti Sono numerose le richieste di assistenza che Federconsumatori Sicilia sta ricevendo da ex pazienti della catena di studi dentistici Visodent, che sono letteralmente spariti nel nulla lasciando centinaia di persone con cure non terminate, nonostante i corposi anticipi già versati.  Palermo, 28 maggio 2025 - La vicenda è estremamente complessa e, purtroppo, sarà difficile ottenere piena giustizia. Tuttavia le sedi territoriali di Federconsumatori sono già al lavoro quanto meno per ottenere un primo fondamentale risultato: la sospensione di eventuali finanziamenti accesi dai pazienti per pagare le cure dentali. Attualmente è in corso il più classico scaricabarile: Federconsumatori ha assistito un paziente Visodent di Messina e, a seguito del riscontro negativo dato dall'azienda alla legittima richiesta di risarcimento, ha avviato una mediazione che, però, si è conclusa negativamente per la mancat...

Inceneritori in Sicilia: “Schifani se li faccia sotto casa. E' solo un grande sperpero di denaro”

Antonio De Luca: “Se andrà bene si faranno tra anni, ma l'emergenza è ora”. Cristina Ciminnisi denuncia il silenzio del presidente della Regione sul deposito di scorie nucleari. Inceneritori, (M5S Ars): “Per Schifani non inquinano? Tutt'altro, fanno male alla salute. Se è tranquillo, se li faccia sotto casa. E comunque produrranno solo un grande sperpero di denaro”

Palermo, 27/11/2024 - Gli inceneritori per Schifani sono a rischio zero in fatto di inquinamento? Se è così tranquillo, se li faccia sotto casa sua, importanti studi dicono che fanno male alla salute. E tra l'altro sono impianti del tutto inutili, che si faranno, se si faranno, fra anni”, Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca, che stamattina ha partecipato assieme ai componenti del gruppo parlamentare e ad altri rappresentanti del Movimento, alla manifestazione tenutasi sotto la presidenza della Regione per dire 'no' agli impianti.

“Che gli inceneritori – dice De Luca - siano pericolosi per la salute umana lo dice l'Autorità per la sicurezza alimentare europea (EFSA) che nel 2018 ha pubblicato uno studio secondo cui le emissioni provenienti dall'incenerimento dei rifiuti sono da considerarsi 'dannose per la salute umana'. Nello studio si legge che il processo di incenerimento dei rifiuti, a prescindere dalla tecnologia impiegata, sprigiona diossine e bifenili policlurati nell'ambiente circostante e che le stesse sono da considerarsi sostanze chimiche tossiche che persistono e si accumulano nella catena alimentare'.

Dietro le belle parole di Schifani utilizzate per descrivere l'aggiornamento al piano dei rifiuti – afferma il deputato - c'è una sola verità: utilizzare una montagna di denaro pubblico, 800 milioni di euro per costruire due impianti che se tutto va bene non vedranno la luce prima del 2030, anno in cui l'Unione Europa ha fissato rigidi obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti. Paradossalmente la Regione Siciliana potrebbe inaugurare i due inceneritori e subito essere costretta a chiuderli”-

Restiamo convinti - conclude - che la soluzione all'emergenza rifiuti vada ricercata nel recupero della materia.  È di gran lunga più conveniente impiegare la gigantesca somma di denaro necessaria per costruire gli inceneritori nel completamento delle piattaforme per la frazione organica (che rappresenta oltre il 40% della raccolta differenziata) e nella predisposizione di programmi di aiuto per i comuni più in difficoltà, come Catania e Palermo”.

Intanto la deputata M5S Cristina Ciminnisi, componente della commissione Ambiente di palazzo dei Normanni, denuncia il silenzio di Schifani sul deposito di scorie nucleari, dopo che il Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica ha aperto ieri il procedimento per la Valutazione Ambientale Strategica e le relative consultazioni sulla carta nazionale dei siti idonei ad ospitare un deposito di rifiuti radioattivi. Un ulteriore passo nell’iter che dovrebbe portare alla scelta definitiva del luogo nel quale realizzare il deposito.

«Desta preoccupazione – dice Ciminnisi - l’assenza di una chiara posizione da parte del Presidente Schifani sull’inserimento di Trapani e Calatafimi Segesta nella carta nazionale dei siti idonei a realizzare un deposito di rifiuti radioattivi, nonostante la contrarietà dei siciliani formulata nella mozione dell’ARS che ha votato all’unanimità un chiaro NO e l’esclusione di tutto il territorio siciliano dalla carta”.

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