Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

Totò Riina: no alla revoca del 41-bis al secondogenito del capomafia Totò Riina per "motivazione apparente"

MAFIA, ANTOCI (M5S): RISCHIO REVOCA 41 BIS A GIOVANNI  RIINA.  ANTOCI: NON SI PUÒ REVOCARE IL 41BIS AI MAFIOSI PER VIZI DI FORMA.CARCERE DURO TOLTO A GIOVANNI RIINA, RAOUL RUSSO (FdI): “VI SONO TROPPE INSIDIE NEL NOME DI GIOVANNI RIINA, UN PLAUSO A CHIARA COLOSIMO PER L’APPROFONDIMENTO CHE HA DECISO DI CONDURRE IN COMMISSIONE 
 
Roma, 28 dicembre 2024 –   La Cassazione avrebbe annullato il provvedimento che proroga il regime del 41-bis al mafioso Giovanni Riina, secondogenito del capomafia stragista Totò Riina per "motivazione apparente".  

Per un vizio di forma, per un percorso argomentativo non adeguatamente ricco svolto dai giudici di merito, si consente a un esponente di spicco di Cosa Nostra di riallacciare i contatti con l'esterno” - così Giuseppe Antoci europarlamentare del M5S e Presidente della Commissione Politica DMED del Parlamento Europeo.

 

In uno stato di diritto - continua Antoci - i provvedimenti giurisdizionali devono essere motivati compiutamente, però non si può pretendere che una situazione di mafiosità conclamata possa essere argomentata in termini ogni volta diversi, né si può affermare che l'attualità del pericolo che rappresentano i capimafia debba essere ogni volta riconsiderato in motivazione, senza essere dedotto dalla stessa appartenenza alla mafia, dalla quale non ci si è mai dissociati”.

 

La lotta alla mafia - conclude Antoci - si fa con gli strumenti normativi adeguati e la loro corretta applicazione; ma non possono essere i vizi di forma a vanificare i risultati che trent'anni di virtuoso contrasto giudiziario hanno prodotto. 


CARCERE DURO TOLTO A GIOVANNI RIINA, RAOUL RUSSO (FdI)

“Il ricorso di Giovanni Riina, figlio del Capo dei Capi Totò, contro il 41bis e accolto con rinvio dalla Cassazione, lascia per strada molte ombre e altrettante insidie. Non è certo per accanimento giudiziario che si guarda con legittimo sospetto alla sospensione del carcere duro a Riina junior, è semmai la consapevolezza che quel nome ha ancora (purtroppo) un forte potere evocativo, oltre che fattivo negli ambienti di Cosa nostra. Tra l’altro, il figlio di ‘Totò ‘u curtu’ già condannato per gravi reati, non ha mai preso le distanze dall’ambiente criminale nel quale è cresciuto e si è formato sotto la potente egida del padre. Ha deciso bene la Presidente della Commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo, nel voler approfondire gli aspetti relativi all’annullamento del 41bis a Giovanni Riina, perché quel nome rappresenta ancora oggi un elemento di pericolosità per lo Stato, che ha visto cadere per strada molti dei suoi elementi migliori per difendere le leggi che formano il suo scheletro sociale”.
 
 Lo dichiara il senatore Raoul Russo, componente la Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali. 

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