Truffa ad anziani a Mistretta: coppia agli arresti domiciliari, presunti responsabili di truffa in concorso
TRUFFANO UN’ANZIANA MISTRETTESE, DUE ARRESTI DEI CARABINIERI. SI TRATTA DI UN UOMO E UNA DONNA DELLA
PROVINCIA DI CATANIA.
In data odierna, i Carabinieri della Compagnia di Mistretta hanno eseguito l’applicazione della misura
cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Patti, su
conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 36enne e di una 44enne,
entrambi della provincia di Catania, presunti responsabili del reato di truffa in concorso.
11 gennaio 2025 L’operazione è il risultato di un’attività investigativa condotta dai Carabinieri della Compagnia di Mistretta,
coordinata dalla Procura della Repubblica di Patti, guidata dal Procuratore Capo Angelo Vittorio Cavallo, da
cui sono emersi gravi elementi indiziari nei confronti dei due indagati in ordine alla truffa subita da
un’anziana mistrettese nel maggio 2024.
Le indagini, sviluppate sulla scorta delle dichiarazioni rese dalla vittima e da alcuni testimoni, corroborati da
accertamenti tecnici e dalle analisi dei sistemi di videosorveglianza, hanno permesso di documentare il
modus operandi utilizzato dai due presunti truffatori, non basato su improvvisazione, bensì attraverso
un’attenta pianificazione, attraverso la quale, avrebbero sfruttato la debolezza e l’ingenuità di un’anziana
donna facilmente suggestionabile, poi contattata telefonicamente e raggirata con il “metodo del falso
carabiniere”, con il chiaro intento di ottenere la fiducia ed accedere così in casa sua per farsi consegnare
monili in oro e altri preziosi.
Per persuaderla, i due presunti truffatori, infatti, avrebbero inscenato un falso
incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il figlio della vittima, con la richiesta di una finta cauzione
per evitare l’arresto del parente. Nella circostanza, come riportato nella denuncia dell’anziana, la vittima era
stata contattata sul suo telefono fisso da una persona che, presentatasi come “Maresciallo dei Carabinieri”, le
aveva comunicato che il figlio si trovava in stato di arresto presso una caserma dell’Arma poiché era stato
responsabile di un incidente stradale e che per la sua liberazione occorreva un’ingente somma di denaro.
Spaventata e preoccupata, la donna aveva consegnato tutti i preziosi custoditi in casa per un valore di oltre
50.000 euro a un uomo, poi identificato in uno degli indagati, che, dopo circa 30 minuti, si era presentato
presso la sua abitazione fingendosi come appartenente all’Arma. Da quanto appurato nelle indagini, i due
soggetti, dopo l’azione fraudolenta, si sarebbero quindi allontanati immediatamente con un’autovettura, poi
risultata noleggiata.
L’odierna operazione è il risultato del costante impegno che i Carabinieri e la Procura della Repubblica di
Patti pongono in essere quotidianamente nel contrasto alle specifiche attività delittuose nel territorio, con
particolare riguardo ai reati che vedono come vittime persone fragili e indifese.
L’attività rientra inoltre nell’azione di contrasto dei Reparti del Comando Provinciale Carabinieri di Messina
del fenomeno delle agli anziani non solo attraverso le attività di indagine e controllo del territorio, ma anche
e soprattutto attraverso campagne informative che, da tempo, i militari dell’Arma stanno svolgendo su tutto il
territorio della provincia in favore delle possibili vittime di questi gravi reati, in centri anziani, parrocchie e
attraverso i media, diffondendo consigli per evitare i raggiri che hanno permesso in più circostanze di
sventare numerosi truffe, non andate a buon fine.
Quanto accaduto dimostra quanto sia importante parlare di questo fenomeno. Ovviamente, come più volte
ripetono i Carabinieri in occasione degli incontri con gli anziani sul tema delle truffe, innanzitutto è sempre
necessario precisare che le Forze di Polizia assolutamente non si rivolgono ai cittadini chiedendo denaro o
preziosi per asseriti pagamenti di cauzioni o altro. Nel caso in cui si viene contattati, è fondamentale
chiamare nell’immediatezza il 112, sia da parte di chi ha subito un tentativo di una truffa e sia da parte di chi,
purtroppo, si è accorto di esserne stato vittima; la chiamata al numero di emergenza infatti può consentire ai
militari dell’Arma e alle altre Forze di Polizia di intervenire subito e individuare con rapidità i responsabili.
La collaborazione delle vittime e di tutti i cittadini informati su eventi o situazioni fraudolente diventa spesso
indispensabile.
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