Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

Acqua potabile: i gestori specializzati in Sicilia sono 248, in Umbria e Basilicata 4

Istat. Prelievo di acqua per uso potabile: offerta concentrata nei gestori specializzati. Nel 2022, il prelievo di acqua per uso potabile è gestito da 1.492 enti (-127 sul 2020): nel 79,4% dei casi si tratta di gestori in economia (1.184 enti) e nel restante 20,6% di gestori specializzati (308).

23/03/2025 - Calabria (262) e Sicilia (248) sono i territori con il maggior numero di operatori attivi nell’ambito del prelievo idropotabile. Di contro, sempre nel 2022, il numero minore di gestori (4) è in Umbria e Basilicata. Benché in numero nettamente inferiore, gli enti gestori specializzati dominano il prelievo idropotabile poiché generalmente operano su ampie aree del territorio e su fonti di approvvigionamento rilevanti. Nel 2022, dei 9,14 miliardi di metri cubi di acqua prelevata per uso potabile, i 308 gestori specializzati hanno prelevato il 91% del totale (circa 8,3 miliardi di metri cubi), un dato in leggero incremento rispetto al 2020, a testimonianza del progressivo processo di accentramento nella gestione del servizio. 

 I 1.184 gestori in economia sono invece responsabili del prelievo del 9% del volume totale, pari a circa 812 milioni di metri cubi, quasi interamente derivati da fonti sotterranee (sorgenti e pozzi). Nel distretto idrografico dell’Appennino settentrionale i prelievi sono gestiti quasi esclusivamente da enti specializzati, che coprono il 99% del volume, lasciando solo l’1% alla gestione in economia. Anche nei distretti idrografici dell’Appennino centrale, Sardegna e Fiume Po, il prelievo è prevalentemente gestito da enti specializzati e le quote in economia variano tra il 2% e il 4%. In proporzione, la gestione in economia dei prelievi è relativamente più diffusa nei distretti idrografici della Sicilia (30%), dell’Appennino meridionale (14%) e delle Alpi orientali (12%). Il panorama dei gestori delle fonti di approvvigionamento per uso potabile evidenzia una marcata diversificazione a livello locale. La maggior parte dei gestori che si occupa dell'approvvigionamento gestisce anche la distribuzione comunale dell'acqua (1.437, oltre il 95% degli enti). 

A questi enti si affiancano operatori che, nel ciclo potabile, si occupano esclusivamente del prelievo accanto ai gestori di sovra-ambito e ai grossisti di acqua per uso potabile, che movimentano significativi volumi destinati ai gestori di rete, operano anche piccole gestioni che amministrano fonti idriche più limitate, poi convogliate alla distribuzione. Gestione in economia dei prelievi idropotabili: l’incidenza più alta in Valle d’Aosta.

A livello regionale la gestione in economia dei prelievi di acqua per uso potabile ha un’incidenza particolarmente alta in Valle d’Aosta/Vallée d'Aoste (78% del volume prelevato). Risultano significative anche le percentuali nelle Province autonome di Bolzano/Bozen e Trento (circa il 61%), in Sicilia (30%), Molise (25%), Calabria (23%) e Campania (17%). Nelle altre Regioni, la gestione in economia riguarda meno del 5% del volume complessivo (Figura 3). L'Umbria è l'unica Regione dove tutti i prelievi sono gestiti da operatori specializzati; Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Puglia, Toscana e Veneto presentano valori residuali di volumi gestiti in economia.

Commenti