Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

Polizia di Stato: trasferito a Milano, ma la moglie e la figlia con gravi problemi di salute hanno bisogno di lui

Famiglia in grave difficoltà, niente assegnazione temporanea a vice ispettore di polizia. Una famiglia lasciata nell’incertezza per mesi, un diritto fondamentale – quello alla genitorialità – messo a rischio da un pericoloso orientamento giurisprudenziale, e un’Amministrazione che ignora gli ordini del giudice. 


25/03/2025 - Questa la sintesi del caso che ha coinvolto un vice ispettore della Polizia di Stato, trasferito a Milano dopo la vittoria di un concorso, e che da oltre un anno lotta per ottenere un’assegnazione temporanea a Palermo, dove la moglie e la figlia di due anni, entrambe con gravi problemi di salute, hanno bisogno di lui. 

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia, dopo aver riconosciuto l'indispensabilità della presenza del poliziotto presso la propria residenza familiare, ha inspiegabilmente rinviato l’udienza pubblica a settembre 2025, lasciando ancora una volta questa famiglia in un limbo giuridico ed esistenziale. La decisione del Tar, che richiama un orientamento del Consiglio di Stato secondo cui anche una carenza organica del 6% può giustificare il diniego di un trasferimento, rischia di diventare un grave precedente: in un settore come quello delle Forze dell’Ordine, caratterizzato da carenze strutturali, questo principio equivale di fatto alla cancellazione dell’istituto dell’assegnazione temporanea.

"Essere figli di appartenenti alle Forze dell’Ordine, con questo orientamento, significa rinunciare alla presenza di uno dei propri genitori, costretti a scegliere tra la famiglia e il servizio allo Stato – denunciano Francesco Leone e Simona Fell, fondatori dello studio Legale Leone Fell, e Raimonda Riolo, difensore del vice ispettore – È inaccettabile che in nome di un principio così distorto si calpestino i diritti fondamentali di un bambino e di una famiglia in difficoltà, specialmente quando, come emerso in giudizio, anche la sede di Palermo presenta gravissime carenze di organico, superiori a quelle di Milano. Questo caso non è solo una battaglia giudiziaria, ma una battaglia di civiltà”.

Il caso solleva questioni cruciali non solo per il singolo ricorrente, ma per tutti i dipendenti delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate: se questo orientamento dovesse consolidarsi, ottenere un’assegnazione temporanea per esigenze familiari diventerebbe un’impresa impossibile, con conseguenze devastanti per centinaia di famiglie in tutta Italia.

Foto di repertorio

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