Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

Women for Women against Violence: 21 foto contro la violenza di genere

WOMEN FOR WOMEN AGAINST VIOLENCE – LA MOSTRA: quando l’arte racconta la forza delle donne Dal 3 al 10 aprile alla Nuvola di Roma, un’esposizione celebra il decennale dell’iniziativa di Donatella Gimigliano, presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas, per raccontare la resilienza alla violenza e alla malattia. 21 scatti d’autore di Tiziana Luxardo. 
L’itinerario complessivo presenta 21 fotografie di grande formato ed è un racconto di immagini che ritraggono assieme le vittime di violenza o sopravvissute al tumore al seno e alcuni testimonial, tra i quali si segnalano: Rosanna Banfi, Maria Grazia Cucinotta, Gianluigi Nuzzi, Emma D’Aquino e Francesco Montanari.

28/03/2025 - È stata presentata a Palazzo Wedekind di Roma la mostra fotografica che celebra il decennale di Women for Women against Violence – Camomilla Award, l’iniziativa nata per sostenere il contrasto alla violenza di genere e la prevenzione sul tumore al seno. L’esposizione, ideata, promossa e prodotta da Donatella Gimigliano, presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas, in co-produzione con EUR S.p.A., si terrà al Roma Convention Center “La Nuvola” dal 3 al 10 aprile p.v. Presente in conferenza l’on. Eugenia Roccella, Ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, che ha dichiarato: “Le cicatrici, nel corpo e nell’anima, sono il segno di ciò che si è attraversato. La violenza della sopraffazione, la violenza della malattia. 

Per chi quelle cicatrici le porta addosso è anche il segno di quello che si è superato, che fa parte del proprio bagaglio di vita, ma non deve diventare un ostacolo insormontabile per un futuro di ripartenza, di rinascita. Come istituzioni siamo impegnati per questo, e fra i risultati di questa legislatura di cui credo si debba andare più fieri ci sono l’approvazione della legge sull’oblio oncologico e il grande lavoro fatto sulla violenza contro le donne. “Non sei sola”, è il messaggio che ogni giorno rivolgiamo alle donne che vivono o hanno vissuto questi drammi. E la potenza evocativa di una mostra è un importante veicolo di sensibilizzazione e di sorellanza”. 

 Tra i relatori intervenuti anche Svetlana Celli, presidente dell’Assemblea Capitolina, che ha affermato: “Con Women for Women lanciamo un potente messaggio di solidarietà e speranza. La mostra fotografica, attraverso storie di rinascita e coraggio, è un forte richiamo all’unità e alla responsabilità collettiva. Ringrazio per l’impegno Donatella Gimigliano che, partendo dalla sua esperienza personale, è impegnata concretamente da anni su temi quali il contrasto alla violenza di genere e la prevenzione del tumore al seno. Roma e l’amministrazione capitolina sono in prima linea in questo percorso. Fondamentale è creare una rete solida di istituzioni, associazioni e cittadini, perché solo insieme possiamo costruire una società più giusta e inclusiva. 

E dobbiamo farlo stando al fianco di chi lotta ogni giorno per i propri diritti e la propria dignità, come stiamo facendo a Roma con una capillare rete di centri antiviolenza e casa accoglienza". Sono intervenuti alla presentazione, moderata da Paola Ferazzoli, inviata di Porta a Porta e Presidente delle Giornaliste Italiane, l’On. Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, il Prof. Giorgio De Toma, Comitato Scientifico Nazionale LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, e la Dott.ssa Cristina Deidda, Direttore Centrale Formazione e Accademia INPS, che ha portato i saluti del presidente INPS Avv. Gabriele Fava, impossibilitato a intervenire. 

 Il decennale del progetto è un traguardo che Donatella Gimigliano sottolinea: "Dieci anni fa ero una paziente oncologica, con una storia familiare segnata dal tumore al seno. Sapevo cosa significava portare sulla pelle e nell’anima segni indelebili. Ma quelle cicatrici non appartengono solo alla malattia: le ho viste anche nelle donne sopravvissute alla violenza, ferite diverse ma ugualmente profonde. Da quel dolore è nato Women for Women against Violence, un progetto che racconta storie di resilienza e rinascita, perché ogni cicatrice può trasformarsi in un simbolo di forza. Questa mostra è il racconto di un cammino difficile, una montagna scalata a mani nude, tra fatica e determinazione. Ma è anche la celebrazione di ogni battaglia vinta, di ogni donna aiutata. Perché dietro ogni ferita c’è una storia che merita di essere raccontata. 

E soprattutto, di essere ascoltata." La mostra, che gode del patrocinio di Senato della Repubblica, Regione Lazio, Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, INPS e LILT, è stata realizzata da Tiziana Luxardo, fotografa italiana di spicco ed erede di una rinomata dinastia di fotografi, la cui carriera è stata caratterizzata da un forte impegno sociale e da una costante ricerca artistica. Il suo approccio, che ha saputo distinguersi in un panorama fotografico maschile grazie alla capacità di coniugare tecnica e sensibilità, è stato negli anni molto apprezzato dalla critica soprattutto per l’eleganza e la profondità delle sue immagini, capaci di coniugare estetica e sociale in una maniera forte ed originale. 

“La mostra – racconta lei stessa – narra, attraverso gli abbracci dei protagonisti, la condivisione, la forza, la vicinanza, il prendersi cura dell'altro. Il filo conduttore, non a caso, è la foto delle sorelle Pitzalis, unite in un abbraccio da due drammi diversi, ma entrambe ferite sia nel corpo che nell'anima: un’immagine che ho voluto impreziosire con dell'oro, ispirandomi all'arte giapponese del Kintsugi, che ripara gli oggetti di valore, come la ceramica e la porcellana, incollandoli proprio con dell'oro per esaltarne l'imperfezione. Un'arte giapponese che è diventata una filosofia di vita e che ci insegna che tutti noi possiamo diventare Maestri Artigiani delle nostre vite e reinventare le cicatrici dell'anima e del corpo dandogli un valore aggiunto, diventando un punto di fora e non di debolezza. Sono andata a trovare la bellezza dove nessuno la va a cercare". 

L’itinerario complessivo presenta 21 fotografie di grande formato (140x200 cm) ed è un racconto di immagini che ritraggono assieme le vittime di violenza o sopravvissute al tumore al seno e alcuni testimonial premiati negli anni con il Camomilla Award, riconoscimento simbolo della solidarietà, tra i quali si segnalano: Rosanna Banfi, Carolyn Smith, Eleonora Daniele, Benedetta Rinaldi, Alessio Boni, Carolina Marconi, Antonia Liskova, Leyla Hussein, Maria Grazia Cucinotta, Valentina Pitzalis, Maria Antonietta Rositani, Nicolò Maja, Nicoletta Romanoff, Valeria Solarino, Gianluigi Nuzzi, Alessandra Viero, Beppe Convertini, Luana Ravegnini, Emma D’Aquino e Francesco Montanari.

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