Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO. Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile. La digitalizzazione degli appalti deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.” 

Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza.


Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adottare per rafforzare la sicurezza, l’integrità e la trasparenza delle piattaforme digitali, utilizzate per le gare d'appalto in Sicilia da quasi tutti gli enti pubblici.


“La digitalizzazione, se non adeguatamente regolata e protetta - dichiara Antoci - può trasformarsi in uno strumento per aggirare le regole. È dovere delle istituzioni garantire che le piattaforme elettroniche per le gare pubbliche siano impermeabili a manipolazioni.”

“La Direttiva europea sugli appalti pubblici stabilisce i principi di trasparenza e legalità. Se le piattaforme non sono sicure - continua Antoci - l’intero sistema ne risulta compromesso. Per questo ho chiesto alla Commissione se sia a conoscenza delle vulnerabilità delle piattaforme elettroniche utilizzate nelle gare pubbliche.”


“La legalità non può essere aggirabile con un clic. La digitalizzazione degli appalti - conclude Antoci - deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”

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