Festa del Lavoro: le rime di Mimmo Mòllica per il 1° Maggio

La «Filastrocca per la Festa del Lavoro» di Mimmo Mòllica celebra il 1° Maggio, festa del Lavoro e dei Lavoratori, ricorrenza dalle radici ‘antiche’, che risalgono alle manifestazioni di protesta per i diritti degli operai in America. Oggi lo scenario del lavoro è molto cambiato, ai mestieri e alle professioni ‘tradizionali’ se ne assommano di nuovi.  «Filastrocca per la festa del lavoro» Un amore felice, un lavoro che piace e il sogno di vivere in pace son le cose da desiderare, son davvero le cose più care. Come l’ape operaia coi suoi tanti 'mestieri', e malgrado ciò gaia, nonostante i suoi molti doveri. Il lavoro non sia mai fatica, ad ognuno il suo ruolo, come la formica, non sia una condanna da sopportare, come il pescatore che ama il suo mare. Il lavoro non sia mai un miraggio da festeggiare solo il primo maggio, ma sia sempre qualcosa da amare, e prima di tutto lo devi trovare. Perciò buon Primo Maggio ai precari, ai carabinieri e ai bibliotecari, a chi disse in poesia ...

Racconti alla finestra: i primati di Messina, le donne e gli uomini che hanno primeggiato

CULTURA: ‘RACCONTI ALLA FINESTRA’, DA DOMANI GLI STORYTELLING DEI PRIMATI DI MESSINA… E DEI MESSINESI. Dai record del calcio alle eccellenze che hanno dato identità alla città, un calendario di incontri e temi proposti dalla galleria d’arte ‘La Finestra Gialla’ ed Emovus. Il primo appuntamento dedicato a Gaetano Alessandro, con il clarinetto di Francesco Manuli del Conservatorio Corelli.

MESSINA, 7 APR 2025 – “Se la Storia di Messina è stata una nobile storia di primati, non ultima l’ipotesi che il calcio sia nato qui, a San Raineri, perché non raccontare i primati di questa città e le donne e gli uomini che hanno primeggiato, regalando prestigio e umanità?”. Da questa domanda e dal consenso ottenuto con il libro ‘1702 C’era una volta il calcio’, prosegue il progetto del filantropo messinese Gigi Mondello e dei suoi collaboratori, con un ciclo di storytelling che tra ricordo, testimonianze, arte, teatro, musica e poesia racconterà l’essenza dell’essere messinesi. L’iniziativa è promossa dalla galleria d’arte ‘La Finestra Gialla’ ed Emovus e si articolerà in sette incontri che si terranno nella sede della galleria, in via Centonze 142. Il primo si svolgerà domani, martedì 8 aprile, alle 18, ed è dedicato a Gaetano Alessandro.

“Vogliamo attualizzare la narrazione e la tecnica de ‘lu cuntu’. siciliano, facendo conoscere quei primati della città poco noti, che ricordano come Messina possa essere ancora in grado di riconquistare la sua identità – spiega Mondello -; è un motivo anche per narrare storie belle, dolci, affascinanti, alcune amare, altre che ci hanno strappato amiche e amici di valore che hanno dedicato la loro esistenza agli altri della città”. 

Il primo appuntamento racconterà la vita di Gaetano Alessandro, scomparso nel 2022, un messinese che ha fatto della cultura del dono la sua azione di vita. Fondatore e già presidente dell’Associazione ‘Donare è vita – Corrado Alessandro Onlus’. Alessandro, visto il suo passato di arbitro, nel 2015 ha presentato subito il suo sodalizio all’Associazione italiana arbitri sezione di Messina, per onorare Corrado Lazzara, il giovane che aveva espresso la volontà di donare i propri organi. Gaetano Alessandro si è sempre impegnato per la tutela del diritto alla salute, ha divulgato la cultura della donazione degli organi, firmando diversi protocolli con le istituzioni e andando nelle scuole e tra i detenuti per sensibilizzare. Proprio per convincere le persone a aderire alla donazione degli organi, dei tessuti, emoderivati e per la sinergia tra le associazioni e le Asp è stato anche consulente a titolo gratuito dell’Assessorato regionale alla Salute; lui, sempre vicino a supporto delle famiglie dei donatori e di coloro che hanno ricevuto. Alessandro era trapiantato dal 2014 e amava dire: “Anche quelli che si oppongono per motivi religiosi dovrebbero ricordare che nella Bibbia c’è scritto di donare la propria vita agli altri. Non ha senso morire sprecando ciò che si può dare per far vivere altre persone”.

Condurrà nel viaggio della sua vita Filippo Cavallaro, studioso e nuovo ‘cuntastorie’, il quale utilizzerà anche dei cartelloni sui quali ha scritto del protagonista della serata, tra parti in prosa e altre in poesia. Introdurrà l’incontro il clarinettista Francesco Manuli, iscritto al Conservatorio statale di musica 'Arcangelo Corelli' di Messina, presieduto da Egidio Bernava. Ventuno anni, diploma accademico di I livello nella classe di clarinetto del maestro Carmelo Crisafulli, Manuli è un grande talento, ha già vinto numerosi concorsi nazionali e internazionali. Chiuderà la serata la lettura di una poesia.  

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