BENE ISTRUTTORIA ANTITRUST SU PHILIPP MORRIS. ADESSO TOCCA AL MINISTERO DELLA SALUTE. Confconsumatori interverrà ad adiuvandum innanzi all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e chiederà che il ministero della Salute intervenga sulle compagnie del tabaccoParma, 20 ottobre 2025 – L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha reso noto di
avere avviato un’istruttoria nei confronti di Philip Morris Italia Spa per possibile pratica
commerciale scorretta nel promuovere sigarette elettroniche e altri prodotti similari, utilizzando
espressioni come “senza fumo”, “un futuro senza fumo” e “prodotti senza fumo”.
Queste locuzioni, infatti, risultano poco chiare e trasparenti per i consumatori che non riescono a
percepire il rischio di serie malattie (in particolare, respiratorie) determinate dall’uso di questi
prodotti. Infatti si tratta di articoli che purtroppo, in assenza di combustione come le “classiche”
sigarette, non sono affatto privi di possibili effetti nocivi per la salute, né sono meno nocivi di altri e
comunque potrebbero causare dipendenze. La nota società del tabacco, in sostanza, ha immesso sul
mercato nuovi prodotti, quali sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato, con una strategia
di vendita basata sul concetto di riduzione del rischio, ma che al contrario possono determinare
comunque dipendenza da nicotina, indurre gli ex fumatori a ricadere nella dipendenza e, fatto ancor
più grave, gli adolescenti ad acquisirla.
L’Istituto superiore della sanità, in passato, ha valutato questi prodotti e non ha potuto
riconoscere il potenziale di riduzione del rischio. Evidenze di letteratura indicano che i dispositivi
che rilasciano nicotina, come le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato, possono
determinare dipendenza da nicotina come i prodotti tradizionali. L’approccio della riduzione
del rischio o del danno non è una strategia di salute pubblica ma una strategia di vendita. La
strategia di salute mira invece alla disassuefazione dal fumo e dall’utilizzo di prodotti del tabacco
o a base di nicotina.
L’Autorità garante, con l’ausilio del Nucleo speciale antitrust della Guardia di finanza, ha svolto in
questi giorni ispezioni nelle sedi italiane della Philip Morris anche al fine di acquisire documenti
e maggiori informazioni. Adesso spetterà all'Agcm esaminare e valutare la condotta della
compagnia, sostanzialmente tesa a pubblicità ingannevole, e intervenire comminando
l'eventuale sanzione. La normativa italiana vieta la pubblicità ingannevole, poiché, in
particolare nel settore sanitario, viola il diritto alla salute e la libertà di autodeterminazione del
consumatore. La pubblicità deve essere palese, veritiera e corretta; in mancanza, sono previste
sanzioni per chi diffonde messaggi che possano ingannare, ad esempio tramite esagerazioni o
omissioni, influenzando scelte economiche e di salute.
Confconsumatori esprime «soddisfazione per l’avvio del procedimento nei confronti del colosso
Philip Morris da parte di Agcm per pubblicità ingannevole ed interverrà ad adiuvandum offrendo
il proprio contributo per tutte le azioni necessarie a tutela del diritto alla salute dei
consumatori italiani». Contemporaneamente «chiederà al ministero della Salute e all’Istituto
superiore della sanità di intervenire fortemente sul tema a tutela del bene salute in particolare per le
generazioni future».
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Immagine da:
Poliambulatorio Specialistico San Biagio Medical
https://www.sbmedical.it/
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