La cenere vulcanica dell’Etna può diventare inchiostro per stampante, uno studio lo rivela

La cenere vulcanica dell’Etna può diventare inchiostro per stampante. Dipartimento Scienze Bilogiche, Geologiche, Ambientali, dell’Università di Catania: "Ecco come la cenere vulcanica dell’Etna può diventare inchiostro per stampante. "  Lo studio è stato illustrato al recente Congresso Nazionale Congiunto della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e della Società Geologica Italiana, tenutosi a Padova!   20 ott 2025 - “I materiali di scarto possono essere trasformati  in una risorsa. Questa idea mette insieme sostenibilità, innovazione e stampa 3D. In particolare, sono stati utilizzati due scarti molto diversi tra loro: la cenere vulcanica dell’Etna e il vetro provenienti dalla produzione di fibra ottica. Entrambi i materiali sono normalmente destinati alla discarica ma, se opportunamente trattati, posso diventare un inchiostro che può essere utilizzato nelle stampanti 3D. La tecnologia scelta è la Direct Ink Writing che permette di coniugare velocità di...

Sigarette elettroniche: L’Autorità garante avvia un’istruttoria nei confronti di Philip Morris Italia

BENE ISTRUTTORIA ANTITRUST SU PHILIPP MORRIS. ADESSO TOCCA AL MINISTERO DELLA SALUTE. Confconsumatori interverrà ad adiuvandum innanzi all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e chiederà che il ministero della Salute intervenga sulle compagnie del tabacco

Parma, 20 ottobre 2025 – L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha reso noto di

avere avviato un’istruttoria nei confronti di Philip Morris Italia Spa per possibile pratica

commerciale scorretta nel promuovere sigarette elettroniche e altri prodotti similari, utilizzando

espressioni come “senza fumo”, “un futuro senza fumo” e “prodotti senza fumo”.


Queste locuzioni, infatti, risultano poco chiare e trasparenti per i consumatori che non riescono a

percepire il rischio di serie malattie (in particolare, respiratorie) determinate dall’uso di questi

prodotti. Infatti si tratta di articoli che purtroppo, in assenza di combustione come le “classiche”

sigarette, non sono affatto privi di possibili effetti nocivi per la salute, né sono meno nocivi di altri e

comunque potrebbero causare dipendenze. La nota società del tabacco, in sostanza, ha immesso sul

mercato nuovi prodotti, quali sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato, con una strategia

di vendita basata sul concetto di riduzione del rischio, ma che al contrario possono determinare

comunque dipendenza da nicotina, indurre gli ex fumatori a ricadere nella dipendenza e, fatto ancor

più grave, gli adolescenti ad acquisirla.


L’Istituto superiore della sanità, in passato, ha valutato questi prodotti e non ha potuto

riconoscere il potenziale di riduzione del rischio. Evidenze di letteratura indicano che i dispositivi

che rilasciano nicotina, come le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato, possono

determinare dipendenza da nicotina come i prodotti tradizionali. L’approccio della riduzione

del rischio o del danno non è una strategia di salute pubblica ma una strategia di vendita. La

strategia di salute mira invece alla disassuefazione dal fumo e dall’utilizzo di prodotti del tabacco

o a base di nicotina.


L’Autorità garante, con l’ausilio del Nucleo speciale antitrust della Guardia di finanza, ha svolto in

questi giorni ispezioni nelle sedi italiane della Philip Morris anche al fine di acquisire documenti

e maggiori informazioni. Adesso spetterà all'Agcm esaminare e valutare la condotta della

compagnia, sostanzialmente tesa a pubblicità ingannevole, e intervenire comminando

l'eventuale sanzione. La normativa italiana vieta la pubblicità ingannevole, poiché, in

particolare nel settore sanitario, viola il diritto alla salute e la libertà di autodeterminazione del

consumatore. La pubblicità deve essere palese, veritiera e corretta; in mancanza, sono previste

sanzioni per chi diffonde messaggi che possano ingannare, ad esempio tramite esagerazioni o

omissioni, influenzando scelte economiche e di salute.


Confconsumatori esprime «soddisfazione per l’avvio del procedimento nei confronti del colosso

Philip Morris da parte di Agcm per pubblicità ingannevole ed interverrà ad adiuvandum offrendo

il proprio contributo per tutte le azioni necessarie a tutela del diritto alla salute dei

consumatori italiani». Contemporaneamente «chiederà al ministero della Salute e all’Istituto 

superiore della sanità di intervenire fortemente sul tema a tutela del bene salute in particolare per le

generazioni future».

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Immagine da:
Poliambulatorio Specialistico San Biagio Medical 
https://www.sbmedical.it/

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