Istat. L’Indagine sulla violenza contro le donne - denominata “Sicurezza delle donne” - è lo strumento di rilevazione che, attraverso interviste rivolte a un campione rappresentativo di donne, permette di conoscere l’ammontare delle vittime della violenza maschile, includendo anche le esperienze subite e mai denunciate alle autorità (“sommerso della violenza”). Le violenze da partner attuale sono più diffuse al Sud e nel Centro (rispettivamente 2,0% e 1,8%), così come quelle subite da ex partner (rispettivamente 4,9% e 4,7%).
22/11/2025 - Sono circa 6 milioni e 400mila (il 31,9%) le donne italiane dai 16 ai 75 anni di età che hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della vita (a partire dai 16 anni di età). Il 18,8 ha subìto violenze fisiche e il 23,4% violenze sessuali; tra queste ultime, a subire stupri o tentati stupri sono il 5,7% delle donne. Il 26,5% delle donne ha subito violenza fisica o sessuale da parenti, amici, colleghi, conoscenti o sconosciuti.
Considerando la diffusione delle violenze fisiche e sessuali negli ultimi cinque anni, le donne nubili sono le
più esposte al rischio di subire violenza (22,4%, Prospetto 5): sono circa il doppio le nubili che subiscono la
violenza sia dai partner (7,9% rispetto al 3,9% del valore medio, calcolato sulle donne con partner attuale o
precedente) sia dai non partner (19,1% contro 8,7%).
Seguono le donne separate o divorziate (10,3%) che, sebbene presentino tassi minori rispetto al 2014,
subiscono livelli più elevati di violenze da parte dei partner (5,7%, a fronte di una media del 3,9%). Al
contrario subiscono meno violenze da uomini non partner (5,6% contro 8,7% della media), confermando la
maggiore esposizione alla violenza all’interno della relazione di coppia.
Percentuali più alte della media si riscontrano per le studentesse (36,2%) e le donne più giovani
di 16-24 anni (37,6%) e 25-34 anni. Lo stesso avviene anche per le laureate (13,9%) e le diplomate (12,2%).
Tra le laureate di 25-34enni la percentuale di violenza negli ultimi cinque anni arriva a 41,7%, tra le
diplomate di 16-24enni raggiunge il 48%. La prevalenza tra le donne con titolo di studio elevato è inoltre
legata alla maggiore vittimizzazione di queste donne da parte di autori non partner (10,8% contro 8,7% della
media da non partner), mentre la differenza tra titoli di studio non emerge per le violenze subite nella coppia.
Confrontando i dati del 2025 con quelli del 2014, emerge un aumento significativo delle violenze subite dalle
giovanissime (donne di 16-24 anni), che passano dal 28,4% al 37,6%, a fronte della diminuzione o stabilità
registrata nelle altre classi di età. L’incremento riguarda in particolare le violenze di natura sessuale, che
crescono dal 17,7% al 30,8%, mentre le violenze fisiche mostrano variazioni più contenute.
Andamenti simili si riscontrano anche per le studentesse.
L’aumento interessa tutti i tipi di autore, ma risulta più marcato per le violenze perpetrate dagli ex partner,
che passano dal 5,7% nel 2014 al 12,5% nel 2025, e per quelle commesse da uomini non partner, che
salgono dal 15,3% al 28,6% nello stesso periodo.
Come per le più giovani, l’aumento è trainato in particolare dalle violenze sessuali, che passano dal 16,9% al
29,1%, con una crescita significativa sia di quelle commesse dagli ex partner (dal 5,3% all’11,5% delle
studentesse che hanno un ex partner) sia di quelle che avvengono al di fuori della coppia (dal 15,2% al
27,4% delle donne).
Nel complesso, sia tra le più giovani sia tra le studentesse, si osserva una maggiore vulnerabilità rispetto alle
forme di violenza sessuale, provenienti tanto dall’ambito della coppia quanto da contesti esterni.
Considerando la distribuzione territoriale, le violenze subite negli ultimi cinque anni risultano più diffuse tra le
donne residenti nel Nord-est e nel Centro. Per le violenze da autori non partner, emergono le residenti nel
Nord-est (10,1), nel Centro (9,7%), nel Nord-ovest (9,1%), e nelle città metropolitane (10,1%). Le violenze da
partner attuale sono più diffuse al Sud e nel Centro (rispettivamente 2,0% e 1,8%), così come quelle subite
da ex partner (rispettivamente 4,9% e 4,7%).

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