Deposito scorie nucleari a Trapani e Calatafimi Segesta: l’ARS dice NO, rispettata la volontà popolare
Deposito scorie nucleari a Trapani e Calatafimi Segesta: l’ARS dice NO, rispettata la volontà popolare
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Nebrodi e Dintorni
Deposito scorie nucleari: l’ARS dice NO. Ciminnisi: «Rispettata la volontà popolare. Incredibile il silenzio del Governo Regionale». A pprovata la mozione presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata Cristina Ciminnisi, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula. Trapani, 14 maggio 2024 – L’ARS ha approvato questo pomeriggio la mozione, presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata trapanese Cristina Ciminnisi, prima firmataria, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula. Contro la mozione ha votato il deputato di FdI Giuseppe Bica. «Il voto rende giustizia e dignità ai nostri territori e a tutta l’Isola – afferma Ciminnisi –. Il NO
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Avete fatto bene
RispondiEliminaE' il minimo che potevate fare visto la gravità dell'evento accaduto che ha portato via uno giovane termitano, un amico di molti di voi, un ragazzo che sicuramente ha partecipato negli anni al vostro bel carnevale, e che sfortunatamente ha perso la vita proprio in un momento di divertimento e di gioia per voi compaesani.
RispondiEliminaCiao Francesco.
SENTITE CORDOGLIANZE alla famiglia di Francesco che perde la vita in servizio militare all'estero in missione di pace. Come, ufficiale delle Forze Armate, mi rattrista che circa 50 dei nostri giovani hanno perso la loro vita in queste missioni. Resta alto il contributo dell'Italia alla Pacificazione dell'umanità. Comunque, mi fa rabbia che due militari sono stati fermati per un processo “ANOMALO” in INDIA , per eventi accadute in acque internazionali sotto bandiera Italiana, e in missione militare. Dipendesse da me, la Portaerei Garibaldi sarebbe già in navigazione verso le coste Indiane. Prendere dei militari in servizio, in questo modo , è un gravissimo atto di sfida delle regole internazionali e di non rispetto dei rapporti tra gli Stati. Difendere i militari è un obbligo, morale, politico e militare sotto il segno della nostra Bandiera. Non possiamo farci calpestare in questo modo e speriamo che la diplomazia abbia il sopravvento. L'Italia ha bisogno di essere credibile ed autorevole anche in questi casi e non solo per servire popoli in difficoltà ed alla buona. RISPETTO ALL'ITALIA E AGLI ITALIANI!!
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