IMPRENDITORE DI PATTI MINACCIA IL SUICIDIO, SOPRAFFATTO DAI DEBITI E DAI... CREDITI
Messina, 2 maggio 2012 - Oggi 2 maggio 2012 alle h. 8.30, venivo chiamato dai giardinieri i quali mi avvisavano che presso la mia abitazione sita in Messina Vill. Ganzirri Cont. Ingeneri, vi era un uomo, posto su un albero che inveiva contro di loro, affermando che oggi, nella casa non si poteva lavorare.
Accorrevo chiamando la polizia e il mio avvocato.
Giunto sui luoghi mi rendevo conto che si trattava del sig. Carmelo Mazzeo, alla società del quale, nel 2010 avevo conferito l’appalto per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione di un fabbricato di circa 330 mq. L’appalto era stato conferito per € 400.000,00 più iva, considerato che si trattava di mera esecuzione delle opere da eseguirsi con materiali forniti direttamente da me committente, (quali infissi interni ed esterni, pavimentazioni, rivestimenti, sanitari), e pertanto non a carico dell’impresa, e quindi per un prezzo addirittura superiore ad € 1.000,00/mq. Le opere avrebbero dovuto essere consegnate entro il 1 giugno 2011.
All’esito dei lavori, conclusisi, solo nel mese di febbraio 2012 e rimasti per altro parzialmente incompleti, provvedevo a indicare i vizi per l’esecuzione delle opere, e contestavo la richiesta formulata dall’impresa che chiedeva un saldo di € 45.000,00 sul minore importo di € 15.000,00 da me ancora dovuto.
Si dava seguito ad una trattativa transattiva e , tenuto conto dei vizi delle opere, delle eventuali e parziali opere in più, offrivo all’impresa transattivamente la somma di € 20.000,00, che ero pronto a corrispondere in data odierna.
Già da oltre un anno, avevo interrotto ogni rapporto con il sig. Carmelo Mazzeo , il quale aveva manifestato molteplici volte comportamenti aggressivi o comunque assolutamente inammissibili al punto da costringermi a non recarmi più in cantiere.
Avendo mantenuto un rapporto formale con il fratello Gino Mazzeo, dopo averlo invitato, date le continue pressioni, ad attivare un procedimento di consulenza tecnica preventivo, così da far accertare i vizi e stimare quanto dovuto a saldo per le opere eseguite, ho formulato comunque la suddetta offerta transattiva, proprio al fine di liberarmi dalle continue pressioni alle quali ero sottoposto.
Il sig. Mazzeo Carmelo si introduceva, nonostante tutto, in casa mia, e inscenava la suddetta surreale e incresciosa situazione, facendosi trovare sull’albero, e minacciando pubblicamente di buttarsi se io non avessi immediatamente provveduto a corrispondergli la somma di € 50.000,00, peraltro non dovuta, esercitando pubblicamente una ingiusta e incresciosa pressione.
A tutela della mia dignità e della mia immagine mi riservo di agire nelle sedi opportune.
Avv. Carlo La Spina