Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

SONIA ALFANO: “SONO STATA TRATTATA COME UNA SCOCCIATURA, PERCIÒ RINUNCIO ALLA SCORTA"

PALERMO, 9 OTT 2012 - Senza scorta da ormai un mese, ma nessuno ne prende atto. Dopo l’ennesimo “episodio imbarazzante e poco istituzionale”, e dopo una prima inascoltata richiesta di revoca del servizio, la Presidente della Commissione Antimafia Europea, Sonia Alfano, ha nuovamente scritto alle autorità competenti per rinunciare al servizio di tutela che le era stato assegnato nel maggio scorso (negli ultimi mesi si trattava di un terzo livello). Da allora non è successo ancora niente, nemmeno una telefonata.

“Fin dalle premesse - spiega Sonia Alfano - quando sono stata in carico alla Questura di Palermo, si sono verificati fatti piuttosto spiacevoli. Sono stata trattata come una scocciatura cui dovevano adempiere. Eppure, nonostante le richieste di revoca più volte inviate agli organi competenti e nonostante non abbia più comunicato i miei spostamenti agli operatori del servizio scorte di Palermo, risulto ancora ufficialmente tutelata dalla Polizia di Stato”.

“E’ evidente - aggiunge Sonia Alfano - che per chi dovrebbe garantire la mia sicurezza rappresento un problema, un peso, un fastidio. Poiché, invece, non intendo costituire un fardello per lo Stato, dal 10 settembre ho rinunciato irrevocabilmente alla tutela, pur comprendendo le motivazioni oggettive che avevano portato alla predisposizione delle misure di sicurezza. Continuo ad essere contattata dagli operatori del servizio scorte della Questura di Palermo, che vogliono conoscere i miei spostamenti. Mi tocca allora ribadire, a questo punto pubblicamente, che dallo scorso 10 settembre ho deciso di non avvalermi del servizio di tutela. Preferirei, però, che chi di competenza ne prendesse atto e lo facesse con una comunicazione ufficiale che, ad oggi, non ho mai ricevuto. In questo modo, almeno, si eviterà lo spreco di denaro pubblico”.




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