Giornata Internazionale Infermieri 2024: il 62% dell’area non medica è infelice del proprio lavoro

Giornata Internazionale Infermieri 2024. L’allarme del Nursing Up. La salute psicofisica dei professionisti dell’assistenza è sempre più a rischio. Indagine mondiale rivela che il 62% di professionisti dell’area non medica è ad oggi infelice del proprio lavoro, ma peggio va in certi paesi come l’Italia, dove le carenze di organico, le violenze nelle corsie, i turni massacranti, aggravano ulteriormente tale condizione, mettendo a rischio la stabilità e la qualità dei servizi sanitari offertI ai cittadini.   ROMA 10 maggio 2024 - Infermieri italiani aggrediti fisicamente nelle corsie (130mila all’anno in media, 1600 casi ufficiali solo nel 2022) e colpevolizzati dalla collettività con una fiducia dei cittadini sempre più in calo.  Infermieri non valorizzati economicamente da troppo tempo, con retribuzioni tra le più basse d’Europa, che non reggono il passo con l’aumento del costo della vita, proiettandoci a pochi passi dalla soglia della povertà. Infermieri soprattutto infelici e in fuga

CARA DI MINEO: “INQUIETANTE RISSA CON BASTONI E COLTELLI, ALFANO SPIEGHI”

Catania, 5 aprile 2016 - «La notizia della violenta rissa scoppiata tra richiedenti asilo all’interno del Cara di Mineo è inquietante, oltre che intollerabile. Il Ministro Alfano dovrebbe spiegare come sia possibile, nonostante il duplice efferato omicidio avvenuto a Palagonia lo scorso 30 agosto, che gli “ospiti” del Cara di Mineo siano riusciti a procurarsi come armi bastoni, mazze chiodate e coltelli da cucina. Così come dovrebbe spiegare cosa è cambiato, davvero, a seguito degli innumerevoli scandali che hanno travolto il Cara in questi anni, legati al traffico di droga, alla prostituzione e alla tratta di esseri umani, solo per citare i casi più eclatanti. Nonché dopo le pesanti indagini per corruzione e mala gestione che vedrebbero sul banco degli imputati “autorevoli” esponenti del suo partito e del governo Renzi.

Sul Cara di Mineo noi di Fratelli d’Italia possiamo rivendicare di essere stati gli unici coerenti. Nel 2011 l’allora sindaco di Ramacca, Giannantonio Malgioglio, oggi dirigente provinciale di Fratelli d’Italia, votò contro l’apertura del centro e, insieme ad altri 5 sindaci, propose al governo un piano di accoglienza e di integrazione migliore e soprattutto sostenibile, nell’interesse delle nostre comunità cittadine e dei migranti stessi.

Adesso la situazione è al collasso, ma c’è un limite a tutto che va oltre le chiacchiere e le beghe politiche. E quell’argine al Cara di Mineo è stato ampiamente superato. Pretendiamo delle spiegazioni e se Alfano non le avesse farebbe bene a dimettersi e andarsene a casa».
Lo dichiara Giordano Sottosanti, membro dell’Assemblea Nazionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale proveniente dal Calatino, comprensorio di cui fanno parte, tra gli altri, proprio i Comuni di Mineo, Palagonia e Ramacca.

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