Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

MESSINA: INCASTRATO DALLE REGISTRAZIONI VIDEO DELLA FARMACIA E ARRESTATO PER 13.800 EURO, NASCOSTO NELL’ARMADIO

Messina, 25/08/2009 - Nella notte del 25.08.2009, alle ore 03.30 circa, i militari della compagnia Messina sud, stazione di S. Stefano Medio, hanno tratto in arresto per il reato di “furto aggravato” (art.624 e 625 c.p.) Salvatore Calarco, nato a Messina, cl. 1961, pluripregiudicato.
Recatosi alle ore 19.30 circa del 24.08.2009 presso una farmacia sita nella via Nazionale del Villaggio Santa Margherita di Messina, approfittando della numerosa clientela si introduceva furtivamente, attraverso una porta di servizio, al piano inferiore adibito a magazzino, ove dopo avere accuratamente ricercato quanto potesse essere di interesse, rinveniva ed asportava una cassetta metallica contenente circa euro 13.800 (tredicimila800,00), frutto degli incassi dell’esercizio commerciale.
Il tutto, sfortunatamente per il malcapitato, veniva ripreso dal sistema di videosorveglianza di cui e’ dotata la farmacia, la cui proprietaria aveva nel frattempo richiesto l’intervento dei carabinieri.
Immediato, a questo punto, lo sforzo investigativo profuso dai militari dell’arma, che pur a fronte di alcune difficoltà nell’identificazione del reo, hanno estrapolato le immagini confrontandole con tutti i soggetti “sensibili” del territorio. L’attività’, proseguita per tutta la notte con l’ausilio del nucleo operativo della Compagnia sud, ha fornito i suoi frutti intorno alle ore 03.00, allorquando convinti di avere individuato il responsabile, i militari dell’arma si sono presentati presso l’abitazione dell’arrestato, sita nel rione Gazzi. Dopo alcune resistenze a fare accedere i militari da parte di un parente del reo, che sosteneva l’assenza del ricercato dalla abitazione, gli operanti hanno pertanto proceduto ad una ispezione dei luoghi, sorprendendo il Calarco nascosto in un armadio. Naturale, a questo punto, la perquisizione del motorino in possesso di quest’ultimo, sotto alla cui sella veniva rinvenuta, ancora integra, una busta di cellophane contenente l’intera somma asportata. al termine delle formalità di rito, l’arrestato e’ stato trasferito al carcere di Gazzi, a disposizione della autorità giudiziaria. (Foto repertorio Carabinieri)

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