Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

DOPO CAPO D'ORLANDO ARMANI PUO' SMETTERE DI PRENDERE MEDICINE

Giorgio Armani: "... dalla Croazia al Gargano, dalla Calabria alle Eolie e quindi a casa mia a Pantelleria. Poi una seconda crociera, tutta intorno alla Sicilia, posti meravigliosi. È stata la vacanza più lunga della mia vita.
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«Sto bene, meravigliosamente bene, ho superato il mio problema, i dati del mio fegato sono quasi perfetti, alcuni anche più che perfetti, tanto che posso smettere di prendere medicine». Giorgio Armani torna a parlare in pubblico, e lo fa nella sua Milano, in occasione della Fashion’s Night Out di Vogue. La scorsa primavera Re Giorgio aveva rivelato di aver avuto una epatite da intossicazione, sa benissimo che sono corse tante voci sulle sue condizioni di salute. E ieri, a chi ha chiesto come stesse davvero, ha risposto così.

Poi ha raccontato della sua estate di relax: «Ho fatto un lungo giro in barca, dalla Croazia al Gargano, dalla Calabria alle Eolie e quindi a casa mia a Pantelleria. Poi ho fatto una seconda crociera, tutta intorno alla Sicilia (Capo d'Orlando, ndr), posti meravigliosi. È stata la vacanza più lunga della mia vita. Ne avevo bisogno, è stata meritata». E spiega anche che ha molto sentito il calore della gente. Armani è in forma, abbronzato, molto magro: alla Rinascente si presenta in compagnia della modella-attrice polacca Kasia Smutniak, testimonial del profumo Idole.

A proposito dell’idea di Vogue, 400 negozi aperti fino a mezzanotte, ognuno con eventi e gadget, commenta: «Questa è una bella storia, proprio una bella iniziativa. Ci voleva, serve alla moda ma serve soprattutto ad aprire Milano, che è una città chiusa, eppure ha un centro bellissimo che sarebbe giusto vivere anche di sera». Annosa questione quella della chiusura di Milano. Armani è prudente e dice: «Non si sa di chi sia la colpa». Gli stilisti - osserva - magari sono un po’ tiepidi quando si tratta di lavorare per la città, ma non bisogna dimenticare «che devono fare prima di tutto bei vestiti, questo è il loro compito. Solo in seconda istanza si possono occupare di risvegliare gli animi e creare fiducia».

A proposito della crisi poi spiega: «Certo, l’animo di tutti adesso è un po’ chiuso, la crisi c’è ancora, è perfino difficile creare serenamente una collezione quando i dati delle vendite non sono buoni. I miei collaboratori continuano a dirmi che i giornali parlano di ripresa, ma io me ne convincerò solo quando la venditrice del negozio di Montenapoleone mi dirà: “Abbiamo fatto una vendita pazzesca”». A proposito poi dello snobismo della moda, ormai vecchio e obsoleto: «Io non sono snob - conclude Armani - ma c’è un gruppo di stilisti che se la tirano in modo snobistico perché hanno scelto una strada diversa dalla mia e hanno come riferimento solo gli ambienti snob delle redazioni dei giornali. Io ho scelto un pubblico più vasto».

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