Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

FERROVIE: STRANO, PER LA SICILIA 130 MILIONI DI EURO L'ANNO DALLO STATO

Roma, 7 settembre 2009 – “Siamo soddisfatti per l’impegno che il Governo ha garantito sullo stanziamento reale di 2 miliardi di euro per l’ammodernamento della rete ferroviaria italiana. Gli investimenti statali sulla qualità delle infrastrutture su rotaia sono importantissimi e anche la Regione Siciliana è decisa a fare la sua parte. Stiamo investendo, infatti, sul sistema ferroviario siciliano cento milioni di euro”. Lo ha detto l’assessore regionale ai Trasporti Nino Strano, intervenendo ai lavori della “Giornata nazionale del trasporto ferroviario regionale” che si sono svolti oggi a Roma, alla presenza del ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, e dell'amministratore delegato di Trenitalia, Mauro Moretti. “Senza polemica ricordo ai vertici delle Ferrovie dello Stato e al ministro Matteoli – ha continuato Strano - le condizioni in cui versano le ferrovie siciliane e di quanto queste siano strategicamente fondamentali per il turismo e l'intera economia dell’Isola”. Rimaniamo convinti – ha aggiunto - che i 200 milioni di euro previsti annualmente dallo Stato per le tre Regioni a statuto speciale - Sardegna, Sicilia e Valle d’Aosta - debbano essere aumentati fino a 220 milioni di euro, perchè la Sicilia ha bisogno di 130 milioni di euro. Saremmo favorevoli al massimo a un’ipotesi che vede uno stanziamento statale di 120 milioni di euro per 12 anni (6 anni + 6), e gli ulteriori dieci milioni di euro li preleveremmo dal bilancio regionale”. Hanno preso parte all'incontro anche il dirigente generale del dipartimento Trasporti, Giovanni Lo Bue, il capo di gabinetto dell’assessore, Maria Giacona e il direttore regionale passeggeri di Trenitalia, Stefano Carollo. “Nei prossimi giorni – ha detto al termine dei lavori Strano - ci saranno altri incontri con l’Ad di Trenitalia e con il sottosegretario alle Infrastrutture Giuseppe Reina, ai quali spero vi possa partecipare anche il presidente Lombardo, per chiudere il contratto di servizio del trasporto ferroviario regionale in Sicilia. Oggi abbiamo raccolto segnali positivi, ma saremo fermi su alcuni punti, come la continuità territoriale, perché non ci siano rallentamenti dopo Paola, in Calabria, così come si era paventato”.
Luigi Sarullo
Vito Orlando

Commenti

  1. “Senza polemica ricordo ai vertici delle Ferrovie dello Stato e al ministro Matteoli, le condizioni in cui versano le ferrovie siciliane e di quanto queste siano strategicamente fondamentali per il turismo e l'intera economia dell’Isola”. Con molto piacere apprendo della rappresentazione che l'assessore regionale ai trasporti ha fatto sulla situazione in cui versa la Sicilia in materia di trasporto ferroviario. Ma occorre chiedere sia all'assessore Strano che a tutta la classe politica regionale di questi ultimi 40 anni del perchè la Sicilia versa in queste condizioni. Un perchè ci sarà? Sarà forse una svista? Una dimenticanza? Ma desidero ricordare a me stesso che nel 2004 la giunta regionale approvò il primo Piano direttore dei Trasporti ed i 4 piani attuativi (Stradale,Ferroviario,aereo,marittimo), sono passati 5 anni ma non è successo nulla da parte della classe politica per cercare di ristabilire l'enorme divario che ci separa dal resto dell'Italia, nonostante avesse approvato uno strumento utile e indispensabile per il futuro della Sicilia. Sicuramente non sarà il primo contratto di servizio a salvarci da questo enorme divario. Una cosa è certa che nelle altre regioni il contratto di servizio è stato portato ai tavoli di discussione con i maggiori fruitori quali i pendolari, mentre tutto ciò in Sicilia non è accaduto, nonostante le nostre ripetute richieste di incontro. Mi dispiace dell'affermazione fatta dal sig. assessore Nino Strano, che non vi sono solamente i pendolari ma anche i turisti. Ricordo a me stesso che dal dato che Trenitalia fornisce sui trasportati giornalieri, e sono 50.000 viaggiatori, una buona fetta sono pendolari, siciliani che hanno scelto una mobilità sostenibile, puntando sul mezzo treno “ecologico” per eccellenza. Per i turisti è giusto garantire loro un servizio, ma prima di tutto devono essere garantiti i treni per chi deve spostarsi per motivi di lavoro e studio, poi viene tutto il resto.
    Giosuè Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani
    http://www.comitatopendolari.it - http://pendolarisiciliani.blogspot.com

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