Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

ON. LATTERI: "LA RIFORMA SANITARIA IN SICILIA NELLA GIUSTA E NATURALE DIREZIONE DELLA MERITOCRAZIA"

Ragusa, 14/09/2009 - “Un segnale forte, la sanità migliora con la meritocrazia. La politica deve compiere un passo indietro e privilegiare competenze e professionalità soprattutto in un settore delicatissimo ed essenziale come la sanità”. Lo ha dichiarato l’On. Prof. Ferdinando Latteri intervenuto a Ragusa alle “Giornate iblee di chirurgia” nella qualità di Presidente Onorario del Congresso. “La riforma della sanità varata dal governo regionale va nella direzione giusta e naturale – ha proseguito Latteri – quella di ispirarsi al sacrosanto principio della meritocrazia, a partire dalle nomine dei vertici della Asl, non più scelti dalle segreterie dei partiti, ma in base ai curricula e alle competenze acquisite sul campo".
"E’ il primo passo – secondo Latteri – per elevare da un lato la qualità del personale medico e paramedico con il naturale effetto di migliorare le prestazioni dell’assistenza sanitaria. Il passaggio successivo, anche se non ultimo, deve essere quello di accrescere strumenti e professionalità a servizio della ricerca scientifica in Sicilia – ha detto ancora l’on. Latteri. Non possiamo permetterci di veder partire le nostre menti migliori: la politica deve mettere in campo, liberandole da eventuali sprechi, risorse umane e finanziarie per potenziare questo settore. I benefici saranno generali e a vantaggio dell’intera comunità siciliana”.
“E’ molto importante – conclude Latteri – che questo segnale arrivi forte e chiaro a tutti coloro che sino ad oggi hanno pensato che, aldilà del merito e della preparazione personale, si potesse fare “carriera” con l’appartenenza ad un partito, ma troppe volte a discapito dell’interesse
collettivo”.

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