Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

PATTI, SKIPPER FINGE SEQUESTRO POI AFFONDA LA BARCA

di Vincenzo Sparviero

BRINDISI - Il «piano criminale» lo aveva studiato proprio a Brindisi, dove era stato assunto da un facoltoso medico bolognese per trasportare in Sicilia un’imbarcazione di tredici metri, ormeggiata nella città pugliese per alcuni lavori.

Ma lui - Mario Pinelli, palermitano incensurato di 45 anni - non pensava certo di accontentarsi del pur lauto compenso promesso dal professionista. Così, ha cominciato a tempestare di sms il medico chiedendogli - in forma anonima - 24 mila euro in tutto per riavere la barca. Altrimenti, scriveva nei messaggi, «il marinaio avrebbe fatto una brutta fine». In realtà quel «marinaio» che avrebbe dovuto fare una brutta fine, era... lui stesso: che aveva tentato così un’estorsione bella e buona ai danni del suo temporaneo datore di lavoro. Ad incastrarlo sono stati proprio gli sms, dopo che - sentendo puzza di bruciato - il medico si era rivolto ai carabinieri.

Grazie ai filmati delle telecamere installate nel porto di Otranto e in collaborazione con la Guardia costiera di San Foca, i militari dell’Arma hanno riconosciuto il marinaio aggirarsi vicino al porto proprio nei giorni in cui, secondo gli sms che lui stesso mandava, era finito nelle mani dei sequestratori. Come se non bastasse, un testimone ha riferito di aver visto un uomo allontanarsi con un tender (poi ritrovato in mare) con la stessa sigla della barca del medico. Nel frattempo gli investigatori hanno seguito le «tracce» lasciate dal cellulare dello skipper che sono state localizzate a Parma. L’11 luglio la barca è stata trovata al largo di San Foca con il timone bloccato e danneggiata per essere finita contro la scogliera.

A quel punto, temendo di essere stato scoperto, il palermitano si è rivolto al commissariato di Patti (Messina) raccontando di essere stato vittima di un'estorsione da parte di quattro sconosciuti armati che l'avrebbero poi portato a Parma. Insomma, una messinscena finita decisamente male per Pinelli che ora si trova rinchiuso all’Ucciardone.

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