Banche: 1 milione di siciliani a forte rischio di esclusione sociale per la chiusura di sportelli

Banche in continuo abbandono.  In Sicilia 374mila persone non hanno accesso ai servizi bancari e altre 548mila hanno a disposizione un solo sportello. 1 milione di siciliani sono a forte rischio di esclusione sociale. Il risiko bancario potrebbe far aumentare la chiusura di sportelli. “La desertificazione bancaria è un’emergenza che impoverisce le comunità. Come Cisl e First Cisl Sicilia continueremo a battere sull’istituzione di un Osservatorio regionale sull’attività bancaria” 5 nov 2025 -   Le banche continuano a chiudere. Da gennaio a fine settembre 2025 altri 268 sportelli hanno cessato la loro attività. Sono adesso 3.419 i comuni italiani a secco di servizi finanziari e con il risiko bancario in corso il dato è destinato a peggiorare.   La Sicilia non si sottrae alla revisione commerciale del sistema bancario. Pure da noi spira forte il vento della desertificazione. 1 milione di cittadini è a forte rischio esclusione sociale. Il 20 per cento della popolazione reside...

SICILIA/SUPERENALOTTO, LE ENTRATE RISCOSSE IN SICILIA DEVONO AFFLUIRE NEL BILANCIO REGIONALE

Palermu, 7 Sittimmaru 2009 - Nelle settimane scorse, le polemiche sul JACKPOT del SUPERENALOTTO multimilionario hanno acceso i riflettori sull'ARTICOLO 36 dello Statuto Speciale di Autonomia della Regione Siciliana ed, in genere, sulle prerogative, in materia di ENTRATE, da parte della Regione stessa. Prerogative - accusava l'FNS - sfacciatamente disattese nel caso delle entrate relative al Superenalotto.

Apriti cielo! Esplodeva un fuoco di fila di critiche, di precisazioni, di smentite, di proposte, di controproposte, di minacce di soppressione dello Statuto, e via dicendo. Non mancarono le "scenate di gelosia" da parte di altre Regioni a Statuto Speciale o a Statuto Ordinario.

Pochissimi i consensi per il dettato dell'Articolo 36, che attribuisce allo Stato - in modo "tassativo" ed esclusivo - soltanto le entrate del gioco del "LOTTO". Mentre le altre entrate, quelle del Superenalotto comprese, vanno attribuite alla Regione Siciliana.

Va detto che le polemiche e l'attenzione su questo articolo dello Statuto si sono concluse con una comunicazione ufficiale, - da parte della Regione Siciliana, - in base alla quale, per il SUPERENALOTTO nessuna somma viene, oggi, versata alla Regione stessa. MAGNUM GAUDIUM! Quindi. Tantoppiù che il mancato introito deriverebbe dalle vigenti norme attuative dello Statuto Siciliano.

L'FNS ribadisce, invece, che nessuna norma attuativa può avere il potere di vanificare un articolo di Statuto, a prescindere dal fatto che questa eventuale norma legislativa sia stata o meno "concordata" preventivamente con la Regione Siciliana. O, peggio, accettata successivamente.

Certamente: le disposizioni dello Statuto, seguendo le procedure previste dalla Carta costituzionale, possono essere modificate. E' altrettanto certo, però, che non possono essere assolutamente annullate o stravolte, in quanto lo Statuto stesso è fondato su un PACTUM specifico fra il Popolo Siciliano (in armi, a suo tempo) e lo Stato Italiano. Un PACTUM che, se tradito, rimetterebbe tutto in discussione.

E allora? Prima di sopprimerle o di ribaltarne il senso, occorre accertare quale sia la natura giuridica e costituzionale delle stesse norme statutarie. Dopo tale accertamento, occorrerebbe applicarle in modo corretto e totale.

Ed è per questo motivo che l'FNS rinnova la richiesta di dare piena attuazione, nel caso specifico, all'Articolo 36 dello Statuto, facendo affluire nel Bilancio della Regione Siciliana le entrate del Superenalotto riguardanti la Sicilia.


GIUSEPPE SCIANO', Sikritariu FNS

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