Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

SICILIA/SUPERENALOTTO, LE ENTRATE RISCOSSE IN SICILIA DEVONO AFFLUIRE NEL BILANCIO REGIONALE

Palermu, 7 Sittimmaru 2009 - Nelle settimane scorse, le polemiche sul JACKPOT del SUPERENALOTTO multimilionario hanno acceso i riflettori sull'ARTICOLO 36 dello Statuto Speciale di Autonomia della Regione Siciliana ed, in genere, sulle prerogative, in materia di ENTRATE, da parte della Regione stessa. Prerogative - accusava l'FNS - sfacciatamente disattese nel caso delle entrate relative al Superenalotto.

Apriti cielo! Esplodeva un fuoco di fila di critiche, di precisazioni, di smentite, di proposte, di controproposte, di minacce di soppressione dello Statuto, e via dicendo. Non mancarono le "scenate di gelosia" da parte di altre Regioni a Statuto Speciale o a Statuto Ordinario.

Pochissimi i consensi per il dettato dell'Articolo 36, che attribuisce allo Stato - in modo "tassativo" ed esclusivo - soltanto le entrate del gioco del "LOTTO". Mentre le altre entrate, quelle del Superenalotto comprese, vanno attribuite alla Regione Siciliana.

Va detto che le polemiche e l'attenzione su questo articolo dello Statuto si sono concluse con una comunicazione ufficiale, - da parte della Regione Siciliana, - in base alla quale, per il SUPERENALOTTO nessuna somma viene, oggi, versata alla Regione stessa. MAGNUM GAUDIUM! Quindi. Tantoppiù che il mancato introito deriverebbe dalle vigenti norme attuative dello Statuto Siciliano.

L'FNS ribadisce, invece, che nessuna norma attuativa può avere il potere di vanificare un articolo di Statuto, a prescindere dal fatto che questa eventuale norma legislativa sia stata o meno "concordata" preventivamente con la Regione Siciliana. O, peggio, accettata successivamente.

Certamente: le disposizioni dello Statuto, seguendo le procedure previste dalla Carta costituzionale, possono essere modificate. E' altrettanto certo, però, che non possono essere assolutamente annullate o stravolte, in quanto lo Statuto stesso è fondato su un PACTUM specifico fra il Popolo Siciliano (in armi, a suo tempo) e lo Stato Italiano. Un PACTUM che, se tradito, rimetterebbe tutto in discussione.

E allora? Prima di sopprimerle o di ribaltarne il senso, occorre accertare quale sia la natura giuridica e costituzionale delle stesse norme statutarie. Dopo tale accertamento, occorrerebbe applicarle in modo corretto e totale.

Ed è per questo motivo che l'FNS rinnova la richiesta di dare piena attuazione, nel caso specifico, all'Articolo 36 dello Statuto, facendo affluire nel Bilancio della Regione Siciliana le entrate del Superenalotto riguardanti la Sicilia.


GIUSEPPE SCIANO', Sikritariu FNS

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