Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

RILEVATE 59 SPECIE DI FLORA ENDEMICA NELLA RISERVA DI PIZZO CANE, PIZZO TRIGNA E GROTTA MAZZAMUTO

Palermo, 8 ottobre 2009 - “La flora vascolare della riserva naturale Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto” sarà il tema della giornata di studio promossa dal dipartimento Azienda Foreste demaniali dell’assessorato regionale Agricoltura, che si svolgerà sabato, 10 ottobre, a cominciare dalle 10, presso l’Eremo di San Felice (strada provinciale Trabia- Ventimiglia, in provincia di Palermo).
In occasione del convegno, saranno presentati i risultati della ricerca realizzata dall’università di Palermo sulla flora e il paesaggio vegetale della riserva naturale.
Interverranno: Fulvio Bellomo, dirigente generale dell’Azienda, Orazio Caldarella della facoltà di Agraria, Salvatore Romano, Silvio Fici e Lorenzo Gianguzzi del dipartimento di Scienze botaniche.
La riserva di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto, con i suoi 4.641 ettari, è una delle aree protette più estese della provincia di Palermo, e tra le più interessanti sotto il profilo geologico, botanico, faunistico e paletnologico.
L’indagine, condotta e illustrata nel corso del convegno dai professori dell’ateneo, ha fatto rilevare la presenza nella riserva di 951 specie floristiche, di cui ben 59 rappresentano un significativo fenomeno endemico di vegetazione mediterranea.
Stefania Sgarlata

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