Ministro Lollobrigida: Corretta la gaffe "Per fortuna la siccità al Sud, e in particolare la Sicilia"

Gaffe di Lollobrigida al Question time: "Per fortuna la siccità al Sud  e in particolare la Sicilia e per fortuna molto meno le zone dalle quali lei proviene...", cioè il Piemonte.  ". Corretto lo stenografico del Senato, ma poi  ripristinata la frase esatta riportata dal video 11/05/2024 -  Il ministro  dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Lollobrigida,  rispondendo all'interrogazione del senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio,  durante il question time,  su crisi climatica e produzione vitivinicola del Piemonte, aveva detto: "Per fortuna quest'anno la siccità colpisce molto di più le regioni del Sud e in particolare la Sicilia e per fortuna molto meno le zone dalle quali lei proviene...", cioè il Piemonte.  In presenza di una "gaffe evidente" il resocontista è corso ai ripari,  e nel resoconto stenografico, quel "per fortuna" diventa però "purtroppo". Stante la frase del ministro Lollobrig

Correva l’anno (Raitre ). Falcone e Riina: il giudice e il criminale, la legge e la ferocia

22/01/2010 - Giovanni Falcone, un uomo tranquillo, che crede nella giustizia. Totò Riina, uno degli uomini più sanguinari e crudeli della storia della mafia. Il giudice e il criminale. La legge e la ferocia. Questi i protagonisti di Falcone e Riina - Caccia
mortale, la terza puntata del ciclo di CORREVA L’ANNO dedicato agli Incontri
Fatali, in onda sabato 23 gennaio alle 23.45 su Raitre. Una puntata rosso sangue che racconta l’ascesa di Totò Riina nella criminalità organizzata di Corleone e di Palermo, sancita a colpi di brutali assassini,e l’impegno di Giovanni Falcone, determinato a fare luce nel pozzo nero di Cosa Nostra.

Per quindici anni i loro destini si intrecciano strettamente, eppure i due non si incontreranno mai.

È la storia di uno dei latitanti più ricercati d’Italia, che continua a muoversi per Palermo come se la città fosse sua, e di un magistrato che gli darà la caccia nonostante tutto. Perché molti sono gli ostacoli che Falcone incontrerà sulla sua strada: omicidi, minacce ed attentati, ma anche dissapori e veleni all’interno del pool antimafia.

Poi il suo trasferimento a Roma, al Ministero di Grazia e Giustizia, alla direzione Affari Penali.

Intanto il maxiprocesso di Palermo, cominciato nel 1986, va avanti e, nel 1992, conferma l’impianto accusatorio costruito da Falcone.

Ma l’imprendibile Totò Riina ha già scritto il tragico finale. Per colpire aspetta che il giudice torni nella sua terra e allora sarà un massacro. Il 23 maggio 1992 a Capaci un’esplosione fa saltare in aria Falcone, sua moglie e gli uomini di scorta. Dopo neanche due mesi la stessa sorte tocca a Paolo Borsellino, amico di Falcone e candidato alla direzione della superprocura antimafia. Per Totò “u curto” è l’ultima bestiale impresa. Ormai il cerchio si stringe attorno a lui. Il 16 gennaio 1993 , il suo arresto è clamoroso. Il boia Riina viene assicurato alla giustizia.

Conclude la puntata, come di consueto, l’editoriale di Paolo Mieli.

Commenti

  1. Ogni volta che rivedo la storia di falcone, mi viene rabbia a pensare che sia stato lasciato solo da tutti. Alcuni politici, giudici e altri farebbero bene a scomparire dalla scena, perchè non hanno guardato oltre i loro interessi personali e quindi non hanno aiutato uno dei POCHI, che, passo per passo, volevano distruggere la mafia...
    Grazie Giovanni e Grazie Paolo... il vostro valore ci fa capire che dobbiamo sempre lottare fino in fondo per distruggere i mafiosi e i disonesti...

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  2. come fare a rivedere questa puntata?

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