Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

DOPO “TITANIC”, IL KOLOSSAL “AVATAR” PUNTA BEN OLTRE I GOLDEN GLOBES

L’Aquila, 29/01/2010 - (di Nicola Facciolini) - I Monti Hallelujah sul pianeta Pandora, la versione reale è in Cina. Dopo aver affondato il suo “Titanic”, il kolossal “Avatar” di James Cameron punta decisamente in alto, ben oltre i due miliardi di dollari, ben oltre i Golden Globes. Le tecnologie virtuali subito disponibili per tutti, dunque anche alla scienza. Il mago degli effetti speciali Joe Letteri, entusiasta: “A questo film hanno lavorato più di mille persone, esperti delle più svariate discipline, ma sempre di grande talento, che hanno contribuito tutti insieme con le proprie idee. Siamo tutti artigiani e scienziati insieme”. La strada del 3D è effettivamente quella giusta? Durissima e lucida è l’analisi del regista ultra-novantenne Mario Monicelli. Allora, è vero che i grandi passi compiuti dalla tecnologia migliorano la fruizione e il modo di fare cinema? Oppure, come afferma Monicelli, la tecnologia è qualcosa di passeggero, inutile a migliorare la qualità della pellicola? "I Nàvi di Avatar piangono perché la loro foresta viene distrutta. E' esattamente quello che accade anche a noi e a molti altri popoli indigeni" – afferma un Penan del Sarawak (regione malese del Borneo) a “Survival International”, l’organizzazione che aiuta i popoli indigeni di tutto il pianeta Terra. Lavorare contemporaneamente sul mondo reale e su quello virtuale. Meglio il 3D con gli occhialini di Neytiri.

Nicola Facciolini

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