Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Emergenza Haiti, la prima giornata di Guido Bertolaso

23/01/2010 - Atterrato a Port au Prince alle 7 ore locali, il Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso ha raggiunto la sede temporanea del governo della Repubblica di Haiti.
Qui, la delegazione italiana ha partecipato al briefing quotidiano che il Governo haitiano tiene con i soggetti impegnati nelle operazioni di soccorso.

Nella fase di prima emergenza, i problemi principali sono il coordinamento degli aiuti internazionali – in particolare, quelli alimentari – e delle operazioni di soccorso, come ha specificato il primo ministro René Préval. Parte degli sforzi sono inoltre tesi ad evitare che la popolazione colpita dal terremoto agisca di propria iniziativa e cerchi di rientrare in casa mettendo a rischio la propria incolumità.

Il Capo della Protezione Civile italiana ha ricordato che l’impegno del nostro Paese "ha preso subito forma con gli aiuti inviati immediatamente dopo la scossa, e che continua con il prossimo arrivo della portaerei Cavour e le successive iniziative che saranno messe in cantiere". Per questo, il Presidente haitiano ha ringraziato "l'Italia e tutti gli italiani".


In una successiva riunione, più ristretta, il Capo della Protezione Civile italiana ha incontrato il presidente René Préval, il primo ministro Jean-Max Bellerive e il ministro dell'Interno Paul Antoine Bien-Aimé. All’incontro era presente anche l’ambasciatrice di Haiti in Italia Géri Benoit, giunta nell’isola assieme a Guido Bertolaso.

Alle 11.30 ore locali Guido Bertolaso ha incontrato l'ambasciatore americano per poi dirigersi con tutta la delegazione italiana verso l’ospedale pediatrico Saint Damien, dove sono al lavoro i medici della Protezione Civile e i venti specialisti e infermieri della chirurgia d’urgenza di Pisa. Giunti ad Haiti solo pochi giorni dopo il terremoto, da allora sono impegnati giorno e notte nella sala operatoria e nel pronto soccorso della struttura, che è sempre stata operativa, effettuando continuamente medicazioni e interventi chirurgici. Esistente dal 1989 ma trasferito nella sede attuale nel 2006, l'ospedale pediatrico è stato trasformato dopo il terremoto in ospedale generico. Durante la visita, sono stati illustrati al Capo Dipartimento anche gli altri progetti della Fondazione Rava, che gestisce l'ospedale insieme ad un orfanotrofio. Nei pressi di questa struttura, nella zona di Petionne Ville, è stato allestito anche l’ospedale da campo della Protezione Civile italiana che sta effettuando in media 50 interventi al giorno.

Nel primo pomeriggio (ora locale), il Capo Dipartimento si è diretto per una riunione verso il quartier generale della Minustah, la Missione di stabilizzazione delle Nazioni Unite ad Haiti.


Per le ore successive è previsto anche un sopralluogo a Port au Prince, lungo la Grand Rue, che permetterà alla Protezione Civile italiana di definire nel dettaglio il piano degli interventi e garantire un sostegno concreto e coordinato. L’impegno dell’Italia è infatti quello di agevolare il coordinamento degli aiuti.

Domani, 23 gennaio, Guido Bertolaso avrà un nuovo colloquio con il Presidente e con il Premier di Haiti.

Iniziamo a rispondere alle prime email che sono arrivate alla nostra casella di posta e che riguardano le offerte di volontariato e le adozioni.

Vorrei partire come volontario per Haiti. Come posso fare?
In situazioni di emergenza, un aiuto è utile soltanto se perfettamente organizzato, altrimenti, nonostante le buone intenzioni, rischia di essere dannoso. Ti consigliamo, dunque, di rivolgerti a una associazione di volontariato vicina a dove risiedi e chiedere se stanno organizzando delle partenze o degli invii di aiuti. L’elenco delle organizzazioni di volontariato è consultabile a questo link: http://www.protezionecivile.it/volontariato/organizzazioni.php

Vorrei adottare un bambino di Haiti. A chi posso rivolgermi?
In questo momento si sta ancora scavando tra le macerie e la richiesta di adozioni è prematura: dovrà essere il Governo di Haiti, concluse le operazioni, a stabilire quali dei bambini siano effettivamente adottabili. Per informazioni è possibile comunque consultare il sito della Commissione per le adozioni internazionali: http://www.commissioneadozioni.it.

Contatti della Commissione:
Commissione per le adozioni internazionali
Largo Chigi, 19
00187 ROMA
Tel: +39 06 67791 (centralino)
Fax: +39 06 67792165
e-mail: cai.segreteria-enti@palazzochigi.it

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