Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

INDUSTRIA: RUSSO, STRANO CHE SHARP INVESTA IN SICILIA E FIAT VADA VIA

Palermo, 21 gennaio 2010 – “E’ strano che una grande multinazionale come Sharp scelga la Sicilia per la produzione di pannelli fotovoltaici destinati al mercato europeo, africano e mediorientale al quale pensa anche la Fiat. Ma mentre Sharp viene in Sicilia la Fiat se ne
va”. E’ la valutazione dell’assessore all’energia Pier Camillo Russo a margine della presentazione a palazzo d’Orleans del piano per una nuova fabbrica a Catania.
“Sharp è venuta a spiegarci – ha aggiunto Russo – che la Sicilia è una piattaforma ideale per coprire gli stessi mercati dove la Fiat conta di penetrare. La multinazionale nipponica ha fatto un ricorso davvero minino al sostegno pubblico al contrario della Fiat che ha ricevuto una grande quantità di contributi e incentivi. Ora però decide di mollare la Sicilia. E’ curioso che non trovi conveniente continuare a produrre qui come stanno facendo altri. Farebbe bene a spiegare allora le ragioni vere di una scelta che non ha, come si vede, il conforto del mercato”.

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