Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

L’AVIOPISTA ‘CAMPISI-LATTERI’ O DEI NEBRODI PREMIATA DA ASSAEROPORTI

Nebrodi, 19/01/2010 – L’aviopista Latteri-Campisi o aeroporto dei Nebrodi che dir si voglia è 'cosa buona e giusta' a giudicare dai dati diffusi da Assaeroporti, secondo le cui proiezioni ‘piccolo è bello’. Se è vero, infatti, che il 2009 è da considerarsi l’anno nero per buona parte degli aeroporti italiani, per
Assaeroporti l'anno della crisi è stato positivo per un ‘cartello’ di medi e piccoli scali, come Bergamo (+10,4%), Bologna (+13,2%), Cagliari (+13,8%).

Addirittura Trapani fa segnare un dato incredibile (+100,5%) e Cuneo (+51%).

Dati eccezionali, specie se raffrontati col crollo di Linate e Fiumicino, cui si associano con cali più modesti Verona (-9,9%), Trieste-Ronchi (-10,4%), Siena (-28,9%), Forli' (-32,7%), Brescia (-21,6%), Bolzano (-16%).

Dati che impongono una riflessione doppiamente positiva per i sostenitori dell’aeroporto dei Nebrodi o dell’area messinese, la cui sola proposta (per non dire l’ideazione) sembra mettere i brividi nelle vene, come purtroppo capita con ogni novità che non trovi una adozione condivisa o condivisibile, seppure a distanza.

Accadde con i progetti consorziali di carattere non ludico: quelli, cioè, legati a servizi e prospettive di produttive e non giocose.

Ne consegue che gli unici progetti praticati sono di carattere ludico e/o convegnistico, lasciando campo libero alla frittura (aria fritta) anziché all’arrosto. I dati relativi ai piccoli aeroporti, perciò, rappresentano una valida e concreta fonte di orientamento per comprendere quanto bene si integrerebbero tali positivi dati con quelli potenziali dell’incremento turistico che ne deriverebbe, qualora si decidesse davvero di realizzare una struttura aeroportuale raggiungibile in circa mezz’ora.

Per finanziarla basterebbe (forse) una sola annualità sottratta alle tante ‘fritture d’aria’ consistenti nella cospicua mole di attività convegnistiche (più o meno inutili) e buoni propositi fieristici, laddove non c’è niente da vendere per la pessima ragione che i luoghi in ‘vendita’ sono inaccessibili, per mancanza del foro d’accesso.
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6-Novembre-2009
Dalle parole ai piani di investimento. Nasce il sistema degli aeroporti italiani

In sei mesi gli aeroporti italiani sono diventati “sistema”: Una marcia a tappe forzate iniziata il 19 maggio, con l’audizione parlamentare del presidente di Assaeroporti, Fabrizio Palenzona davanti alla Commissione Trasporti della Camera e giunta oggi a quello che è solo “un primo traguardo”: l’approvazione del piano di adeguamento tariffario da parte del Cipe. Adeguamento che scatterà a partire dal primo gennaio con una precisa e inequivocabile relazione diretta fra tariffe e investimenti in nuove infrastrutture e miglioramento dei servizi per i passeggeri.

Questi sei mesi hanno visto maturare una consapevolezza nuova circa:

• le potenzialità del sistema aeroportuale italiano;
• le prospettive di crescita della domanda di servizi;
• l’entità del gap infrastrutturale degli scali italiani nei confronti dei concorrenti europei;
• le necessità cogenti di sbloccare con adeguate risorse finanziarie che possono essere reperite solo dal mercato, i piani di sviluppo degli aeroporti italiani.

Una consapevolezza nuova anche circa:

• la possibilità di dare vita ad un vero sistema degli aeroporti, attraverso collaborazioni e sinergie; il 14 ottobre Sea e Adr con la presentazione congiunta dei piani di investimento hanno segnato un primo importantissimo passo in questa direzione.

Dal primo gennaio, con l’adeguamento tariffario, gli aeroporti italiani sono in grado di sbloccare piani di investimento per complessivi 10 miliardi di euro. Adr e Sea hanno già annunciato investimenti per 5 miliardi entro il 2020. Ogni milione di passeggeri che sarà conquistato dal sistema Italia produrrà 2500 occupati in più.
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Quella che segue è una rassegna stampa desunta dal sito di Assaeroporti, ‘descrittiva’ della realtà dei piccoli aeroporti:

Ryanair, è Bari la decima base italiana

E' atterrato alle 11.55 di ieri sulla pista del "Karol Wojtyla" il Boeing 737 proveniente da Bruxelles che inaugura l'apertura della nuova base della Ryanair presso l'aeroporto di Bari Palese.

L'aeromobile è poi passato sotto l'arco creato dai getti d'acqua degli idranti dei vigili del fuoco, quale rito scaramantico benaugurante al quale si è aggiunto un lancio di biglietti gratuiti alla folla: parte così la nuova avventura commerciale che coinvolge il vettore irlandese low cost, Aeroporti di Puglia e la Regione Puglia.

(La Gazzetta del Mezzogiorno)


6-Dicembre-2009
Piccoli aeroporti: Stradi il coordinatore

Paolo Stradi, direttore generale della società di gestione dell'aeroporto di Ronchi dei Legionari, nel corso dell'ultima riunione del consiglio direttivo di Assaeroporti, a Roma, è stato nominato coordinatorenazionale della neo costituita sezione speciale per gli aeroporti minori.

Il direttivo di Assaeroporti, la realtà confindustriale che rappresenta i gestori degli aeroporti italiani, con la nomina di Stradi ha sancito quindi l'avvio dell'attività della sezione dedicata agli aeroporti con un traffico passeggeri inferiore a un milione annuo, di cui fanno parte, oltre a Ronchi, altri 19 scali italiani, tra i quali quelli di Ancona, Forlì, Pescara e Trapani.

(Il Piccolo)

27-Novembre-2009
Aeroclub "G.Ancillotto" vende azioni della Società di Gestione "Nicelli S.p.a."

Aeroclub “G. Ancillotto” di Venezia in liquidazione, con sede presso Aeroporto “G. Nicelli” - Lido di Venezia, vende azioni della Società di Gestione Aeroportuale "Nicelli S.p.a.".
Per maggiori informazioni rivolgersi a Dott. Cristiano Tadini Dal Lago 041/5265077 o 041/5265109

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