Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

Minoli, sei puntate per indagare lo sterminio degli ebrei a 'La storia siamo noi'

Un viaggio nella memoria della Shoah: dall’ideologia della pura razza ariana, alla lucida costruzione del consenso attraverso la propaganda, fino alla pratica dello sterminio. In occasione della Giornata della Memoria, mercoledi` 27 gennaio, La Storia Siamo Noi
di Giovanni Minoli, presenta una serie di appuntamenti per “non dimenticare”.

Un ciclo di sei puntate per raccontare ed indagare, tappa dopo tappa, lo sterminio degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Ed e’ la propaganda il primo atto di questa drammatica realtà: il presunto complotto giudaico–bolscevico diventa un’ossessione, che il nazismo diffonde attraverso tutti i media, con tecniche sempre più sofisticate. Da qui prende il via il ciclo di puntate che si apre con Caccia all’uomo, in onda venerdì 22 gennaio alle 8.15 su Raitre. E dopo la propaganda, la costruzione del consenso di cui si parla nella seconda puntata dal titolo Soluzione finale, in onda il 25 gennaio, con un documento inedito d’archivio che mostra un carro festoso con un patibolo e un fantoccio facilmente identificabile come un rabbino. Un’immagine che ben rappresenta il programma della propaganda di Adolf Hitler volta, subito dopo il 1933, a ridicolizzare la figura dell’ebreo, persino nelle sfilate di carnevale. “ Il giudaismo è delinquenza”: i titoli del più celebre foglio dell’odio contro gli ebrei aggredisce con le parole e, prepara la campagna per l’eliminazione fisica di milioni di persone. Poi, nel gennaio 1939, Hitler annuncia lo sterminio. Dopo pochi mesi, a Poznam, in Polonia verranno usati per la prima volta i gas. E’ l’inizio dello sterminio, di cui ci si occupa nella puntata in onda martedì 26, con Morte nel ghetto. “Predatori dal naso adunco, perfide canaglie, teppaglia di mercati azionari”. Così, dalla Radio Nazionale polacca, il governatore nazista della Polonia si rivolge agli ebrei. Il suo nome è Hans Frank, lo strumento che Adolf Hitler ha scelto per attuare lo sterminio. Frank, come molti nazisti, è insieme un uomo colto e un criminale assoluto. È lui il protagonista di questa terza tappa nel viaggio de La Storia Siamo Noi nella memoria della Shoah, che ricostruisce nel dettaglio un progetto razzista che diventa sacrificio di milioni di vite.

Quarto appuntamento del viaggio nella memoria della Shoah e’Fabbriche della morte, in onda mercoledi` 27. Tra il 14 e il 15 luglio 1942 vengono arrestati decine di migliaia di ebrei: ad Amsterdam, a Bruxelles e poi a Parigi, Marsiglia e Lione. Verranno deportati ad Est, nell’orrore dei lager, nei campi di concentramento ormai attrezzati per l’eliminazione finale. Auschwitz diventa una gigantesca fabbrica della morte, dove vengono sterminati ebrei, prigionieri di guerra, oppositori politici, zingari. Una fabbrica che funziona alla perfezione. E il genocidio è stato anche questo: un’operazione contabile, un calcolo spietato da ragionieri della morte.

Ma e’ proprio e anche in questi luoghi dell’orrore, all’interno dei ghetti, nei campi di lavoro e di sterminio, che molti uomini, sfidando la morte, decidono di ribellarsi all’orrore e alla follia dei nazisti. Sono uomini contro: contro la violenza, contro l’ideologia, contro chi voleva cancellare l’identità degli ebrei, degli oppositori politici, degli slavi. A parlare sono i sopravvissuti e i testimoni, ma anche storici nella puntata in onda giovedì 28. Ultimo appuntamento, venerdì 29 gennaio, con la liberazione e le immagini dell’apertura dei campi da parte delle truppe alleate. Un orrore che per la prima volta sarà documentato con foto e filmati che faranno il giro del mondo e che la coscienza dei popoli liberi difficilmente potrà cancellare.

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