Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

AL VIA LA 33^ COPPA AMERICA DI VELA, LA FORMULA UNO DEGLI OCEANI

Ultimora - RINVIATA LA 33^ COPPA AMERICA DI VELA PER MANCANZA DI VENTO
L’Aquila, 06/02/2010 - (di Nicola Facciolini) - Al via la 33ma Coppa America di vela a Valencia, la Formula Uno degli oceani, il Mondiale di Vela. Alinghi 5 vola sul mare con le sue grandi vele per difendere la Coppa America in Europa: grande sfida logistica e tecnologica degna del kolossal Avatar di
James Cameron. Il detentore Alinghi contro gli sfidanti di Bmw-Oracle: si vince al meglio delle 3 regate dell’8, 10 e 12 febbraio 2010. In diretta Tv su La7, Eurosport, Sportitalia e Dahlia Sport 2. La 33ma America's Cup vede protagoniste solo il maxi catamarano Alinghi e il maxi trimarano Oracle.
 Il primo equipaggio che vincerà due regate conquisterà la Vecchia Brocca d’argento. Ernesto Bertarelli del team europeo Alinghi:“Che vinca il migliore sull’acqua”. Alinghi, vincitore delle ultime due edizioni della Coppa America, ha progettato e costruito Alinghi 5, un catamarano di 90 piedi di lunghezza al galleggiamento che arrivano a 110 con lunghezza fuori tutto e un albero alto come un palazzo di 17 piani che poggia su una base grande come un campo da tennis. Per costruire la barca sono state necessarie 100 mila ore di manodopera. Alinghi 5 è il frutto della rinomata tradizione Svizzera nella realizzazione di multiscafi da regata. Inizia la sfida dopo tre anni di sentenze: il destino della Vecchia Brocca più celebre del mondo, si rimette al giudizio del vento, con la mannaia della sentenza della Corte Suprema di New York, prevista dopo il 25 febbraio, a Coppa America conclusa.

Alinghi è pronta. Go Alinghi! La 33ma America’s Cup, la più antica e prestigiosa manifestazione nautica, comincia tra carte bollate, sentenze, siluri fotonici, dichiarazioni e bordate corsare senza precedenti nel 21° Secolo. Ha inizio la battaglia navale più bella ed attesa della Terra. Il patron Ernesto Bertarelli del team Alinghi, sulla 33a America's Cup ha detto giustamente:“Che vinca il migliore sull’acqua”. Per far rimanere in Europa la Vecchia Brocca d’argento, il detentore Alinghi 5 è chiamato a difendere la Coppa sui mari spagnoli di Valencia in diretta web-Tv, da lunedì 8 febbraio 2010, meteo permettendo.
Una grande sfida logistica e tecnologica anche sul fronte delle riprese, un’avventura senza precedenti degna del kolossal “Avatar” di James Cameron. Per intenderci, è molto più “facile” filmare l’ingresso nell’atmosfera del pianeta Pandora (su Alpha Centauri) dei grandiosi Space Shuttle stratosferici della compagnia RDA, che riprende in diretta regate dove si vola a oltre 30 nodi con distanze laterali tra gli scafi di oltre 20 miglia. Le leggi della fisica (curvatura della Terra e trasmissione del segnale) non s’interpretano ma vanno rispettate. La 33ma America's Cup si svolge dall’8 al 12 febbraio sulla lunghezza di tre regate (8, 10 e 12): il primo equipaggio che vincerà due regate si aggiudicherà la Vecchia Brocca. Se il team Alinghi vincerà per la terza volta consecutiva la Coppa America (in bocca alla balena!), passerà alla storia del mondiale per l’Europa intera. Ma sarà il vento e il mare a scegliere il degno vincitore? La 33a America’s Cup, assai diversa dalle precedenti, si è fatta attendere per molto tempo. Bertarelli aveva rivoluzionato l’evento nel 2007, rendendolo popolare. Dopo due anni di cause intentate dal challenger statunitense, le regate tra i due multiscafi più avanzati tecnologicamente, si comincia. A bordo del defender svizzero anche il massimo esperto Loick Peyron che il patron Ernesto Bertarelli ha definito “come un coltellino svizzero, lo puoi usare in mille maniere”. Difendere la Coppa è un imperativo categorico per Bertarelli, presidente di Alinghi, intervenuto alla conferenza stampa del 5 febbraio organizzata alla base di Valencia con tutto il team Alinghi.

“La cosa più bella è che negli ultimi 10 anni ho regatato sempre con lo stesso gruppo di persone e – ha fatto notare Bertarelli – questo aspetto è stato molto importante per tutta la nostra l’esperienza”. Ci sono molti italiani con Alinghi (www.alinghi.com/it/). “Tre campagne con sempre con lo stesso gruppo – ha confessato Bertarelli – rendono ogni giorno più interessante e più appagante. Il fatto che le fondamenta del team siano sempre state le stesse sin dagli inizi, rende questa America’s Cup particolarmente gratificante e non vorrei essere qui senza avere al mio fianco tutti gli altri componenti di Alinghi. Sarò al timone ma condividerò questa esperienza con Loïck Peyron. Nessuno di noi sarebbe capace di svolgere il proprio ruolo senza la collaborazione degli altri che sono a bordo. Il team è pronto”. Il destino della più celebre coppa velica mondiale si rimette al giudizio del mare e del vento, sentenze permettendo.

I mari caldi degli Emirati Arabi, come voleva il detentore Alinghi, sono soltanto un ricordo, sempre per sentenza. Ora si combatte sulla distesa europea di Valencia dove nel 2007 Bertarelli e compagni conquistarono per la Svizzera e l’Europa, per la seconda volta consecutiva, il trofeo più ambito strappato due volte (la prima nel 2003 ad Auckland (Nuova Zelanda) e la seconda nel 2007 a Valencia) sempre ai “neri” del team New Zealand, sconfitti due volte. Ma stavolta è diverso. Il team elvetico dovrà regatare contro gli americani di Oracle. “È fantastico – ha dichiarato il detentore della Vecchia Brocca d’argento, Bertarelli – vedere la Coppa di nuovo a Valencia, nella sua casa all’interno della base di Alinghi. Spero davvero che i visitatori avranno modo di apprezzare l’America's Cup nel corso della loro permanenza. Dal punto di vista dell’evento per il pubblico e gli sponsor è un passo indietro – ha ammesso Bertarelli – ma dal punto di vista dello sport non è così perché credo che per i giovani l’andare a vela è sempre più una questione di velocità. La Coppa ha le barche più veloci del mondo che regatano tra due boe: sono la formula uno della vela”.
Alinghi ha progettato e costruito Alinghi 5, un catamarano di 90 piedi di lunghezza al galleggiamento che arrivano a 110 con lunghezza fuori tutto e un albero alto come un palazzo di 17 piani che poggia su una base grande come un campo da tennis. Per costruire la barca sono state necessarie 100 mila ore di manodopera. Alinghi 5 è il frutto della rinomata tradizione svizzera nella realizzazione di multiscafi da regata.“Progettare e costruire Alinghi 5 è stato molto impegnativo. I nostri progettisti e tutti coloro che hanno partecipato alla costruzione – ha dichiarato Brad Butterworth, skipper del team Alinghi e quattro volte vincitore dell’America's Cup – hanno fatto un lavoro straordinario per metterci la barca a disposizione in un tempo così breve. Il nostro avversario è formidabile. Bmw-Oracle ha un ottimo velista come James Spithill e la loro barca rende merito alle capacità del loro team progettuale. Parlo a nome di tutto l’equipaggio quando dico che non vediamo l’ora di regatare e di riportare lo sport di nuovo in acqua”. Lunedì 8 febbraio il segnale di avviso sarà dato alle ore 10 condizioni meteo permettendo.


Gli occhi di tutto il mondo saranno puntati su quello che succederà in mare. “Noi progettisti siamo particolarmente curiosi di scoprire cosa succederà – ha detto Grant Simmer, coordinatore dei progettisti del team – abbiamo cominciato a lavorare su Alinghi 5 quasi due anni fa e sarà particolarmente emozionante vedere finalmente la barca sulla linea di partenza. Grazie a tutti coloro che ci hanno permesso di arrivare fino qui”. La sentenza della Corte suprema di New York sul ricorso presentato da Oracle contro le presunte vele “illegali” utilizzate da Alinghi, sarà emessa dopo la disputa delle regate di Valencia. La decisione della Corte è prevista per il 25 febbraio. E tutti si chiedono: la sentenza potrebbe in ogni caso influire sull’esito della sfida tra il maxi-catamarano di Alinghi e il maxi trimarano di Oracle? Il sindacato americano accusa Alinghi di non rispettare la regola che impone che un sindacato utilizzi soltanto vele del proprio Paese. La decisione della Corte sulla data di convocazione dell’udienza è stata accolta male da Oracle. “Avremmo preferito che la questione non rappresenti un punto interrogativo sul risultato” – ha annunciato un portavoce di Oracle, Tom Ehman. “Se Bmw-Oracle – ha scritto Fred Meyer, il vice commodoro della Società Nautica di Ginevra – avrà successo nello squalificare le vele del Defender, non ci sarà regata e Russell Coutts (lo skipper neozelandese a bordo di Oracle) avrà vinto l’America’s Cup per Larry Ellison senza regatare. Una vera ironia visto che lo stesso Russell ha usato vele 3DL (quelle contestate) dal 1995 con ogni team con il quale ha regatato, prima New Zelaland, poi la Svizzera e ora gli Usa!”.

Ma Alinghi non si dà per vinta e in una nota ufficiale si legge:“Bmw-Oracle sta cercando di contravvenire alle regole che vietano l’utilizzo di sostanze chimiche: Trash Disposal and Environmental Protection presenti nelle Istruzioni di Regata, continuando liberamente a inquinare le acque di Valencia scaricando in mare sotto i suoi scafi un cocktail di sostanze chimiche, al fine di rendere la sua barca più veloce”. La Società Nautica di Ginevra insiste sul fatto che entrambi i concorrenti rispettino le acque spagnole così come rispettano quelle di casa loro. Ma il motivo che ha fatto infuriare Alinghi è l’accusa portata davanti alla Corte di New York dagli statunitensi in merito alle vele del catamarano Alinghi 5 che non rispetterebbero il principio costruttivo di nazionalità fissato dalle regole contenute nel Deed of Gift, l’atto di donazione dell’Americàs Cup che è il corpus regolamentare principale dell’evento. Alinghi si è sempre difesa sostenendo che la prescrizione vale solo per lo scafo e non per le altre parti dell’imbarcazione, insinuando che anche il carbonio del trimarano Usa avrebbe origini non chiare, così come il suo design.
Ma la vera sfida logistica e tecnologica di questa Coppa America è nella trasmissione dei segnali. Per realizzare le immagini dal vivo delle regate di questa America’s Cup, il broadcaster ufficiale TWI ha fatto miracoli. I due multiscafi giganti Oracle e Alinghi 5 possono raggiungere una velocità di oltre 30 nodi. Poiché il limite esterno del campo di regata potrebbe essere di 40 miglia al largo, con una separazione laterale di 20 miglia, diventa necessario un livello di tecnologia degno del kolossal “Avatar” di Cameron per portare le immagini del campo di regata ad una grandissima audience globale. “Regatare sempre più a largo, sino a 40 miglia, è la grande sfida di questo evento” – ha spiegato Kevin Orwin, il Direttore Tecnico a Valencia. “Tecnicamente è molto facile riprendere le immagini dall’orizzonte che possiamo vedere, ma una volta che abbiamo passato quell’orizzonte, dobbiamo affrontare una serie di problematiche tecniche, incluso come comunicare con la nostra troupe così lontana”.

Ecco il segreto. “Invece di trasmettere il segnale direttamente dall’elicottero a terra come abbiamo fatto la volta scorsa, questa volta avremo il nostro aereo ad ali fisse che mediamente raggiunge oltre 25 mila piedi. Per questo evento stiamo volando a 27 mila piedi – ha detto Orwin – con uno specifico velivolo chiamato SkyLink, adattato per uso televisivo: ha antenne di ricezione e trasmissione costruite sulle ali, in modo da ricevere il segnale e ritrasmetterlo a terra”. Quando le barche prendono il via per la propria rotta, l’unico modo è quello di utilizzare l’aereo ad ala fissa per trasmettere tutti i segnali a terra. Sulle due imbarcazioni in competizione sono posizionati dei microfoni per raccogliere tutti gli effetti. Questi segnali audio vengono inoltrati agli elicotteri. Le immagini della telecamera e l’audio vengono poi ritrasmesse alla stazione sul tetto del Foredeck club. Ci sono due telecamere fisse su ogni barca: il filmato verrà scaricato al termine della regata ed utilizzato per gli eventi salienti della giornata. SIS TV che sta facendo tutti i collegamenti per TWI, ha già utilizzato lo Skylink per la copertura di maratone, campionati mondiali di rally e Formula 1. Lo SkyLink prende il segnale e lo ritrasmette agli elicotteri e alle telecamere delle barche da cui si effettuano le riprese che quindi avranno il ritorno audio e potranno sentire tutto quello che sta accadendo a bordo di Oracle e Alinghi 5. Oltre alle telecamere dell’elicottero, ci saranno le telecamere nella “chase boat” (gommone) ed anche sulla barca Giuria.

Ci saranno quindi cinque telecamere, comprese quelle dei due elicotteri, integrate da due telecamere panoramiche sul tetto del Foredeck. Una delle grandi sfide logistiche è ovviamente il tempo di volo e la distanza da terra. E così un terzo elicottero è in attesa di sostituire gli altri, dotato di un impianto aggiuntivo completo. Il team di cameraman è composta dai migliori specialisti di vela del mondo, tutti con grande conoscenza dell’America's Cup e delle più importanti regate mondiali. Durante la competizione, lo spazio aereo intorno al campo di regata sarà interdetto.
L’evento sarà trasmesso in diretta Tv su La7, Eurosport, Sportitalia e Dahlia Sport 2. Su La7 si comincia alle 10 di mattina con il commento di Paolo Cecinelli. La Coppa proseguirà mercoledì 10 sempre a partire dalla stessa ora. In caso di pareggio dopo le prime due gare, l’ultima regata si svolgerà venerdì 12 febbraio per l’eventuale spareggio finale. Ogni pomeriggio, dalle 16 alle 17, andrà in onda uno speciale sulle regate che potranno essere seguite in live streaming anche su www.la7.it/vela. (Fonte foto: ©Alinghi).
____________
RINVIATA LA 33^ COPPA AMERICA DI VELA PER MANCANZA DI VENTO

Commenti

  1. Bellissimo....ma dove è la vera vela???????
    E poi... tutti questi soldi per solo 3 regate ?
    Mi sembra un bello spreco!

    Buon vento a chi si gode il piacere di veleggiare e regatare.

    RispondiElimina
  2. MA NON ERA SQUALIFICATO IL CLUB DI VALENZIA,SENZA TRADIZIONI MARINARE?FORSE I GIUDICI SONO UGUALI IN TUTTO IL MONDO....NON ERA MEGLIO FARLA A CAPRI O TRAPANI?
    PROF PIERO QUERCIA BIOFISICO-GIA' REGATANTE IMS 2A CLASSE E SUL MERAVIGLIOSO SCOMPARSO (invisibile olandese volante)FLIYNG DUTCHMAN...

    RispondiElimina

Posta un commento

NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.