Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

FIAT TERMINI IMERESE, LUMIA (PD): "UN OMICIDIO INDUSTRIALE SENZA PRECEDENTI"

Roma, 04 febbraio 2010 – “E indispensabile evitare che su Termini Imerese si compia un omicidio industriale senza precedenti”. Interviene duramente il senatore del Pd Giuseppe Lumia che sul suo sito, www.giuseppelumia.it, chiama in causa la fiat e il governo su alcune

questioni cruciali per il futuro di Termini Imerese.

Alla fiat Lumia chiede: “Perché appena un anno e otto mesi fa Marchionne proponeva per Termini Imerese il famoso Piano A, che prevedeva la produzione di nuovi modelli, il rafforzamento dell’indotto e il raddoppio dei livelli occupazionali? Perché Marchionne non utilizza il porto di Termini Imerese per fare arrivare i pezzi e trasportare le auto prodotte, piuttosto che utilizzare il trasporto su gomma o imbarcare le auto a Catania, a ben 200 km da Termini Imerese? Perché Marchionne rifiuta di prendere in considerazione per Termini Imerese la possibilità di investire nel settore delle auto ecologiche, visto che in Sicilia ci sono ottimi centri di ricerca pronti a collaborare e la Regione è pronta a investire più di 400 milioni di euro?”.
Al governo: “Perché in tutti i Paesi industrializzati i governi sono intervenuti direttamente, da Sarkozy alla Merkel, da Brown a Obama, tranne che in Italia? Perché il governo non investe le stesse risorse che hanno investito gli altri Paesi dove esistono case automobilistiche? Essi hanno giocato un ruolo decisivo, usando la mano forte per evitare di chiudere stabilimenti e la mano dolce per incentivare con ingenti risorse finanziarie la produzione nei propri territori. Perché il governo non avanza una proposta industriale compatibile con l’idea che anche nel Mezzogiorno e in Sicilia si può produrre come in qualunque parte del mondo, vista la globalizzazione dei mercati?”

Ufficio stampa
Matteo Scirè

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