Oceano, CGIL: “Segnale forte di disagio di una parte del paese che sente dimenticata dalle istituzioni e che questi sindaci, al di là del colore politico, hanno raccolto e rilanciato. Altri invece continuano a cercare solo favori” (U.S.Cgil ME) – 19 feb ‘10 – “Un segnale forte di disagio di una parte del paese che si sente letteralmente scartata dalla politica nazionale e regionale che tutti i sindaci dei comuni nebroidei hanno raccolto e rilanciato e che la Cgil ha sostenuto e condivide”.
Così Lillo Oceano, segretario generale della Cgil di Messina commenta la manifestazione organizzata da tutti i sindaci dei comuni nebroidei per protestare contro il sostanziale abbandono di questa area del paese, che si è tenuta questa mattina a Capo d’Orlando. “Queste comunità hanno denunciato non solo la totale mancanza di interventi di prevenzione rispetto alla messa in sicurezza di un territorio che si sapeva a rischio, ma hanno anche denunciato le politiche di abbandono del Governo e di FS per i treni, della provincia e dell’ANAS per le strade, il sentirsi trattati da cittadini di serie B anche dalla propria deputazione - spiega Oceano-. Elementi che come CGIL denunciamo da tempo ma che non smuovono i centri di potere”.
La Cgil che oggi ha aderito alla protesta, continuerà a sostenere la battaglia per rivendicare pari dignità per gli abitanti della provincia di Messina e sollecita la creazione di un movimento unico di protesta che coinvolga tanto i Nebrodi quanto la zona ionica e il resto della provincia. “Mentre da parte dei sindaci nebroidei c’è stata, al di là del colore e della fede politica, una reazione compatta contro i governi nazionale e regionale, continuiamo ad assistere alle passerelle di altri sindaci e altri politici che invece di protestare per rivendicare i giusti diritti dei cittadini che rappresentano continuano nella politica del non infastidire il potente nella speranza di ottenere qualche beneficio, più probabilmente personale che generale- commenta Oceano-. Noi, come Cgil, ci auguriamo invece che questa reazione, scatenata certo da fatti gravissimi che però hanno messo in luce l’abbandono di un intero territorio, possa contagiare tutta la provincia e tutti i nostri livelli politici in una mobilitazione generale per la pari dignità del nostro territorio”.
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